Salernitana: termina l’imbattibilità di Perrone
Si conferma una trasferta indigesta quella di Campobasso per la Salernitana, che perde di nuovo dopo quasi 6 mesi (ko che mancava dal 4-1 di Chieti), interrompendo striscia positiva, record e corsa al primato. Prova grigia del team di Perrone che non gioca come ci ha abituati e soffre paurosamente le folate tutto cuore e polmoni dei molisani che colmano il gap tecnico con una prova maiuscola. Leggera, è il termine adatto per incidare la partita del reparto offensivo granata, ingabbiato invece il centrocampo che non ha quasi mai messo Ginestra nelle condizioni di fare male. E nelle uniche due occasioni, il Cobra ha mancato il gol. Snervanti invece i tentativi da fuori area in cui i granata si sno cimentati senza successo nella ripresa. Prova buona di Dazzi, che arriva su tutti i palloni ed è puntuale sui cross laterali fino al gol di Minadeo. Molinari è onnipresente nel primo tempo, calamita una lunga serie di palloni alti e bassi ed è il leader con il 3-5-2. Non è in posizione invece al momento del cross vincente di Di Vicino: su Minadeo si ritrova Luciani e il gol è servito. Luciani sbaglia un paio di alleggerimenti facili, offre la solita quantità nella parte centrale del match, naufraga in occasione del gol (chiede un fallo), quando evidenzia i limiti da centrale già visti ad inizio stagione. Si salva solo in fase di spinta, anche se gli esterni non sono quasi mai serviti a dovere. La linea di difesa è precisissima a salire sul fuorigioco e mette spesso in off-side le punte avversarie. Giubilato regge nel primo tempo, nella ripresa cala come tutta la squadra. Viene tolto dal campo dopo l’espulsione di Montervino. Poco servito Cristiano Rossi: Silvestri in avvio lascia ampio spazio all’ex triestino, che in caso di perdita del possesso, è costretto a rientrare per aiutare Giubilato. Tanta corsa (a vuoto), una copertura così-così ed un potenziale di spinta poco utilizzato specie nella ripresa.Perpetuini lotta sul pressing alto dei molisani, sottrae palloni dai piedi degli avversari e ingaggia un duello con Di Vicino molto interessante. Il suo smistare palloni è però corto, i lanci non sono possibili per la posizione in campo dei compagni. Montervino è tra i più intraprendenti nel primo tempo, grande continuità di cross e palloni che passano dalle sue parti, rendendo una rarità il transito sull’out di Cristiano Rossi. Dopo l’ingresso di Chirieletti, torna nel suo ruolo naturale, ma commette un’ingenuità evitabile che poco dopo si traduce in una spinta risolutiva del Campobasso; due gialli in 10 minuti e addio sfida al Pontedera. Mancini è discontinuo: dà sempre l’impressione di poter far saltare il banco conm il dribbling buono, ma spesso manca nell’ultimo passaggio. I suoi tentativi da fuori non producono pericoli. Ginestra pronti via e sbaglia un’occasione non impossibile, sgobba come al solito, ma appare lontano dalla porta anche senza Guazzo. Aiuto in fase di costruzione ma apparizioni in area sporadiche e poco incisive in area. Sbaglia un’altra occasione nella ripresa, la parola che meglio lo descive è stanco. Deve ritrovare la vena e la posizione. Mounard non entusiasma alle spalle di Gustavo in avvio, poi perfeziona posizione e geometrie. Utilissimo in ripiegamento, corre decisamente tanto a servizio della squadra, ma al pari di Mancini non arriva il colpo risolutivo. Gustavo lancia tanto, forse troppo, con il vento che cambia le misure dei passaggi e gli avversari che pressano a tutto campo. Buone cose, specie nel primo tempo, due colpi di testa ed una notevole capacità di smarcamento. Ma in area oggi i salernitani appaiono spuntati. Tra i subentrati, sprazzi di classe per Vettraino che crea superiorità, ma è raddoppiato dal chiuso Campobasso post-vantaggio. Capua non ha tempo per prendere le misure. Chirieletti rinforza gli argini, chiude quello che può. Prima sconfitta stagionale per Perrone, che pare accontentarsi del pareggio nella seconda frazione di gara. Formazione abbottonata, perfetta consapevolezza dei punti di forza degli avversari, ma squadra mai capace di impensierire una compagine coinvolta nella lotta salvezza. La Salernitana non costruisce grandi pericoli e il mister adegua i suoi al Campobasso; la classifica dice che forse le parti andavano invertite.