Ance Salerno, D-Day per rilanciare il settore

Il Primo Maggio cade quest’anno in un periodo di particolare difficoltà per la congiuntura economica, ed assume purtroppo contorni di particolare tristezza per quanto la crisi ha già prodotto nell’animo e nella sensibilità di chi, non reggendo le difficoltà contingenti, ha deciso di togliersi la vita. Per la Festa dei Lavoratori è quindi doveroso un pensiero ai 27 imprenditori che dall’inizio dell’anno si sono tolti la vita ed ai tantissimi lavoratori – artigiani, operai, commercianti, liberi professionisti (addirittura, in media, due al giorno) – che hanno troncato la loro esistenza conferendo ad una dura crisi i contorni di una tragedia. Lavoratori e imprenditori in occasione del Primo Maggio devono quindi trovare sentimenti di profonda condivisione di fronte ad una comune crisi che investe segnatamente l’edilizia. Non è purtroppo casuale che quasi la metà dei suicidi riguardi imprenditori, operai, artigiani che operano nel comparto delle costruzioni. È necessario che lo Stato, ad ogni livello istituzionale, assuma piena consapevolezza dell’estrema gravità del momento ed adotti ogni provvedimento utile ad alleviare la crisi: è necessario sbloccare urgentemente i pagamenti alle imprese del settore edile che con sempre maggiore frequenza sono costrette a chiudere i battenti pur a fronte di ingenti crediti: si fallisce ormai non solo per debiti, ma anche e sempre più “per crediti” vantati nei confronti di una pubblica amministrazione ligia e solerte a colpire chi evade o non paga alle scadenze stabilite, ma permissiva al limite della decenza e della legalità quando le inadempienze ed i ritardi sono imputabili a enti e uffici pubblici. Per questo Ance Salerno ha proclamato il D-Day del settore edile. D sta per decreto ingiuntivo. Questa iniziativa ha lo scopo di portare in Ance Nazionale A Roma il prossimo 15 maggio il monitoraggio e la quantificazione della situazione creditoria delle imprese edili salernitane. Una situazione gravissima ed insostenibile in un comparto che deve già fronteggiare una ulteriore pesantissima flessione della produttività che, in provincia di Salerno, nel mese di febbraio ha toccato il -20,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (dato Istat), aggravando un trend negativo che si protrae ormai ed ininterrottamente da quattro anni. Vogliamo infine esprimere una piena adesione ed un convinto sostegno alle iniziative che la Feneal Uil ed il Comitato Si Sav stanno portando avanti per l’avvio dei lavori di adeguamento al raccordo autostradale Salerno-Avellino. È necessario che in questo come in altri ambiti di intervento ai proclami, ai protocolli d’intesa, alle manifestazioni d’intenti, alle promesse, ai piani strategici, seguano comportamenti seri, concreti, tangibili e responsabili e si aprano i cantieri per ovviare ad un gap infrastrutturale che assume nel nostro paese contorni di sempre maggiore gravità. Occorre attivare un piano per l’adeguamento degli edifici scolastici, un programma straordinario per la messa in sicurezza del territorio che contrasti il dissesto idrogeologico, un piano per il contenimento del consumo energetico degli edifici che punti sull’innovazione tecnologica, un “piano per le città” che freni il consumo di territorio migliorando, qualificando ed innovando il patrimonio immobiliare esistente. Obiettivi possibili che possono avere, già nel breve e medio periodo, effetti impattanti su un settore in gravissima sofferenza e che possono essere attivati e concretizzati anche aprendo ai capitali privati o pianificando forme di sostegno che limitino l’erogazione di contributi pubblici. Ma occorre la volontà politica per intervenire con tempismo ed efficacia per evitare che, difficoltà di un sistema economico continuino a trasformarsi in tragedie familiari. Occorre una tangibile volontà politica per frenare la crisi e rilanciare un settore vitale per l’economia del Paese.