Uno nessuno e centomila: benvenuti nel terzo millennio!

Uno nessuno e centomila: benvenuti nel terzo millennio!
Giulio Caso
C’è bisogno di ripeterlo?
Che genio Pirandello Luigi!
Un grande analizzatore e descrittore dell’uomo e dell’umanità.
Già, l’uomo.
L’uomo è quasi sempre visto come un’unità, un individuo. Invece è la conclusione dell’aggregazione di ben 37000 miliardi di cellule.
In quanti modi diversi possono riunirsi tante cellule e quanti tipi di donne e uomini possono formare.
Non è un’infinità, perché basterebbe aumentare di una sola cellula per fare un enorme balzo numerico nelle probabilità.
E ce ne sono di agglomerati cellulari maggiori.
Noi apparteniamo alla vita basata sul carbonio. Segni sempre più indicativi ci fanno presumere la possibilità di vita fondate sul silicio, ad esempio o su … chissà.
Tornando alla specie umana. Noi ci sentiamo “uno” perché una è la decisione finale possibile da prendere in quasi tutte le occasioni della vita. Ma il nostro universo è dicotomico e la dicotomia porta alla pluralità. Ecco che c’è bisogno, sempre più di “multipensiero”. Ci avviamo ad una nuova evoluzione: da nessuno, a uno a … centomila.  Benvenuti nel terzo millennio!