L’incredibile della vita: disabilità a servizio

L’incredibile della vita: disabilità a servizio

Raffaele Sabatino

Parlando con l’amico Raffaele del suo percorso di studi presso l’università degli Studi di Salerno sono rimasto colpito della sua storia da studente con diversa abilità intellettiva  e della sua esperienza da responsabile  per i ragazzi con diverse abilità e DSA  in associazione ASP UNISA  del dipartimento di scienze politiche e delle comunicazioni. Vediamo cosa ha da dirci Raffaele in proposito:

A volte può succedere che una mano invisibile, ti conduca lungo strade che non penseresti di percorrere e ti permetta di realizzare incontri che non avresti mai immaginato di fare. A volte succede che nascono delle grandi amicizie e delle grandi passioni, perché è la vita stessa madre attenta e premurosa verso ogni suo figlio a presentarti dei nuovi amici, a percorrere strade che ti cambiano la vita o quanto meno te l’arricchiscono. Una ricchezza che inizia, nel mio caso all’ Università degli Studi di Salerno. Il 2021 segna l’inizio del mio cammino e della mia missione  presso la facoltà di Scienze Politiche e delle comunicazioni quando mi iscrissi come studente con una diversa abilità intellettiva. Ricordo che il 22 settembre del 2021 mentre batteva l’ultimo dei soli della stagione estiva mi recai per la prima volta al campus di Fisciano per una visita guidata organizzata dai ragazzi dell’associazione. Osservandomi intorno restai catturato dal sorriso gentile di Arthur Gugliucciello attuale presidente dell’associazione ASP UNISA e dei consiglieri didattici Emanuel Raffaele Bartiromo, Antonio Pio Greco e Ciro Buonocore i quali accompagnarono me e i miei attuali colleghi di corso a  fare un giro nel campus facendoci visitare cosi tutti i luoghi e le aule che da li a poco sarebbero diventati i nostri spazi per lo studio e per la condivisione. Ricordo che all’interno del mio cuore c’era un barlume di paura e di insicurezza per il percorso che avevo intrapreso in quanto ero convintissimo che la mia diversa abilità intellettiva non mi permettesse di andare avanti con gli studi. Finita la visita guidata ero rimasto attratto da cio che i ragazzi dell’associazione avevano fatto per noi.  Fu per questo , forse, che alla fine della visita andai a trascorrere del tempo  nella sede dell’associazione ASP situata al piano terra dell’edificio D2. Passando del tempo insieme all’associazione mi accorsi subito che era un bel clima. Da quell’istante ebbi come un “colpo di fulmine” e quel momento, la mia vita si è arricchita della presenza di una  nuova strada , di nuovi amici, delle guide, dei modelli e dei confidenti, sicuramente  delle figure da approfondire e da frequentare in quanto ispiravano sicurezza e serenità. Arrivato a casa però avevo ancora un senso di insicurezza che mi assaliva facendomi sempre porre la domanda se potevo continuare gli studi dato le mie difficoltà di apprendimento. Il caso volle che la sera stessa della visita del campus andai a controllare delle cose sul sito internet dell’Università e il mio occhio si fermò sulla pagina dedicata ai diversamente abili e ai Dsa.

Cliccando col mouse venni a conoscenza che per noi ragazzi con difficoltà l’Università offre degli ausili per aiutarci durante le sessioni di esame. Da li capii che dovevo continuare il percorso universitario nonostante le difficoltà e inviai tutte le pratiche all’ufficio del Diritto allo studio per poter ottenere gli ausili con la collaborazione della delegata del nostro dipartimento. Trascorsero le settimane e iniziai a studiare con i miei tempi di apprendimento. Intanto iniziai a socializzare con i miei colleghi e in qualche occasione li aiutavo quando mi chiedevano delle informazioni. Il percorso mi piaceva sempre di più, iniziavo a sentire l’università e l’associazione come una famiglia conoscendo cosi in modo sempre migliore a Giulia Magliano e Angelo Franzese che come me erano entrati a far parte della famiglia ASP. L’anno accademico ormai stava per giungere al termine e dopo aver capito che la vita associativa mi ispirava sempre di più fui accolto facendo cosi ufficialmente l’ingresso come membro capendo dal profondo del mio cuore che ciò che stavo percorrendo era la strada giusta. Un giorno di giugno venni a conoscenza che c’erano alcuni ragazzi che come me erano in difficoltà di apprendimento e che in qualche modo dovevano essere aiutati e guidati. Cosi dopo aver discusso su cosa io potessi fare per dare una mano a tutti coloro che si trovassero in difficoltà  il presidente Arthur Gugliucciello mi chiese con molta umiltà se volessi fare da guida agli studenti a questi ragazzi  nel compilare le pratiche e i moduli da inoltrare al Dirstu. Con molta gioia e senza pensarci due volte accettai ciò che mi era stato richiesto. Fu cosi che con sorpresa il 2 settembre del 2022 divenni responsabile per i ragazzi con DSA e diverse abilità. Descrivere ciò che provavo quel giorno è praticamente impossibile. Sentivo un po’ il peso e la paura della responsabilità ma cio che sentivo di più era la grazia che mi fu donata, la missione che il destino e il percorso mi avevano riservato. Ero in silenzio con le lacrime agli occhi per ciò che mi era stato affidato. La notizia della mia nuova missione fece il giro in un batter d’occhio. Una giornata che si incise automaticamente nel cuore insieme al 22 settembre del 2022 quando accompagnammo le nuove matricole nel campus per un giro di orientamento e di informazioni riguardo il percorso universitario. I ricordi ripresero vita esattamente di un anno prima quando da matricola fui accompagnato nel tour del campus e giusto un anno dopo ero io che insieme alla squadra di cui faccio parte accompagnai i neo studenti di scienze politiche nel giro della struttura universitaria.

Da qui capii che Asp fu una benedizione nella mia vita, un modo per mettermi in gioco, un modo per superare le difficoltà della vita, di sfidare ogni sasso che ti può far cadere. E’ impossibile mettere su un foglio di carta le emozioni che si provano quando si sta in gruppo, quando si lavora in squadra e soprattutto di quanto ti è stato donato. Stare in associazione ti cambia , ti mette a conoscenza che la missione di  un essere umano risiede nel diventare come un dolce , che si deve mettere  a disposizione per il prossimo oltre che pensare solo a te stesso, significa essere leale, buono altruista che non devi comparire ma devi lavorare nel silenzio ed essere li ad accompagnare tutti coloro che ti chiedono aiuto   donando gratuitamente fondo perduto. Il tempo mi ha fatto capire il perché che ho scelto scienze politiche: perché ritengo che la politica sia la forma più alta di carità.   Dentro di me ho sempre desiderato e mi è sempre piaciuto gli altri e secondo me è per questo che mi ritrovo nell Asp di Unisa . Amo la mia missione , amo i studi  che svolgo e amo tutto ciò che mi circonda nonostante gli ostacoli che trovo per strada e soprattutto amo la mia associazione perché è  grazie anche a lei che ho capito che la più alta forma di potere è il servizio. Il 6 giugno 2023 l’associazione compirà i suoi 20 anni dalla nascita, voglio augurare  al presidente Arthur Gugliucciello e a tutta la magnifica squadra che ne fa parte di poter trovare sempre la grinta necessaria di andare avanti, lo spirito combattivo per prendere tutte le decisioni per il bene di tutti gli studenti. Grato alla vita, grato ai miei colleghi , e grato a tutti gli studenti diversamente abili e con DSA  che mi chiedono aiuto e ripongono in me la loro fiducia e  a cui lascio una frase di Stephen Hawking che ho fatto mia  : <<La disabilità non deve essere un ostacolo verso il successo>>  ma soprattutto grato alla mia associazione che in questi anni mi ha fatto capire i veri valori della nostra vita, che la felicità non si trova nelle cose eclatanti ma in quelle piccole , ma soprattutto si trova nello svolgere bene i compiti affidati. Concludo questo articolo con il motto che racchiude in poche parole gli ideali di ASP << C’eravamo, ci siamo e ci saremo! >>