“Stamattina pubblicata un’intervista del Ministro Calderoli sull’ Autonomia Differenziata sul Corriere Della Sera- dichiara Franco Picarone, Presidente Commissione Bilancio Regione Campania-.  Riporto la domanda e la testuale risposta del Ministro nel finale dell’intervista:
Dove pensa di trovare le risorse per mettere tutte le Regioni sulla stessa linea di partenza?
«È un’idea maturata insieme al ministro Raffaele Fitto sulla base dell’articolo 119 della Costituzione: usare i fondi nazionali di sviluppo e coesione ed europei per recuperare il gap che oggi esiste tra le Regioni».
È una affermazione gravissima. I Fondi di Sviluppo e Coesione e la gran parte dei Fondi Europei sono già destinati e orientati al Mezzogiorno e alle regioni più in difficoltà per fronteggiare al meglio i divari, dato che i fondi ordinari sono destinati al Nord per la gran parte. E i fondi FSC sono quelli che a gran voce stanno reclamando da mesi i Governatori di Campania e Puglia  perché c’è un grave ritardo nella loro erogazione (90 miliardi di FSC per il Sud da spendere per il territorio e le opere pubbliche nonché per cofinanziare i fondi europei).
In sintesi, i ministri Fitto e Calderoli vorrebbero dare al Sud (magari non integralmente) fondi già nostri per realizzare lo scellerato progetto di Autonomia Differenziata che dilata a dismisura i divari già esistenti tra le diverse aree del Paese.
Sono venuti allo scoperto.  È così che vogliono finanziare i LEP e i Costi Standard che dovranno essere ancora definiti: con soldi che sono già nostri!  Una cosa di una gravità inaudita.
In realtà il principio base dovrebbe essere al limite questo: una volta stabiliti i LEP, occorrerebbe garantirli su tutto il territorio nazionale con fondi ordinari di bilancio. I fondi che invece cita il Ministro sarebbero destinati a ridurre i divari infrastrutturali e nello sviluppo socio-economico dei territori. Per questo vengono definiti “addizionali”
C’è da augurarsi che su questo scellerato progetto di Autonomia, di Calderoli e del Governo, ci sia un sussulto delle coscienze. Occorre far sentire forte la nostra voce prima che il Sud possa scivolare irrimediabilmente verso un’economia di tipo africano e che la Costituzione Italiana, che garantisce parità di diritti civili e sociali, sia definitivamente calpestata”.