Gli Angeli dai nomi strani

Gli Angeli dai nomi strani

 don Marcello Stanzione

Una parte del mondo cattolico è affascinato dai ‘nomi strani’ degli angeli…

Purtroppo, anche in ambienti cattolici, ultimamente, vanno di moda le preghiere rivolte ad angeli dai “nomi strani”. Ci vogliamo chiedere come mai gli angeli esoterici sono così di moda? Le persone sono deluse dal consumismo, dalla secolarizzazione e, purtroppo, anche dalla normale proposta spirituale che offrono le nostre parrocchie cattoliche. Molti oggi ritengono il Cattolicesimo una religione antiquata e cercano altre fonti dove placare la loro sete spirituale, la loro ansia di religiosità e risposte alle istanze della vita. Tante persone, specie tra i giovani, non credono in un Dio trascendente, e non ripongono alcuna fiducia nella Chiesa, eppure hanno bisogno ugualmente di credere in realtà spirituali che vanno oltre la materia sensibile. Il New Age offre, fondamentalmente, una spiritualità senza Dio e senza una vita morale coerente con i Comandamenti e senza una Chiesa-istituzione come riferimento. Per la Nuova Era (New Age), la vita spirituale è come la vita sessuale, dipende da quello che si desidera. Molti, invece di affidare la loro vita a Gesù che ha fondato la Chiesa, come strumento di salvezza in mezzo al genere umano, preferiscono affidarsi allo yoga, allo spiritismo, agli amuleti e talismani della magia bianca e agli angeli gnostici dell’astrologia esoterica. Gli pseudo-angeli hanno le loro particolari specializzazioni e si possono invocare (pensate un po’ fino a dove ci si può spingere con la fantasia!) per chiedere un aumento di stipendio, per trovarsi il fidanzato, per guarire la gamba fratturata, per trovare parcheggio all’auto nelle città popolose.

Non si può prescindere dal Creatore

La Sacra Scrittura non afferma mai di mettersi in contatto con gli angeli senza rivolgersi al Creatore, perché tutti gli angeli autentici lavorano per il progetto salvifico di Dio. Il New Age afferma che gli angeli sono un mezzo per ricevere aiuto da Dio, senza che ci si debba rivolgere direttamente a Lui. Questi   Vangeli della Passione ci parlano degli angeli che, nell’orto degli ulivi, consolarono Gesù, ma non in modo tale da togliere all’uomo la pena della vita, come invece insegna il New Age. In conclusione, la Sacra Scrittura e la tradizione teologica della Chiesa Cattolica, ci ammoniscono che non tutte le esperienze con gli esseri angelici sono autentiche e positive. San Paolo afferma chiaramente che il maligno si traveste da angelo di luce e nella Lettera al suo discepolo Timoteo predisse una profezia che forse ben si adatta ai nostri tempi: “Lo spirito dichiara che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche” (1. Tm. 4, 1). Dove si mescola l’angelologia con l’occultismo e si afferma di comunicare con gli esseri celesti tramite cristalli, tarocchi, scrittura automatica, certamente non c’è lo spirito del Cristo! Il medico olandese Hoolenburg, che ha scritto libri interessanti sugli angeli, afferma che bisogna essere prudenti nell’aprirci al mondo degli spiriti celesti: “Sono molte le persone oggi giorno che vivono situazioni peculiari: esperienze sull’orlo della morte, presunti contatti angelici, rappresentazioni d’altri mondi…

Non tutti questi vissuti sono veramente spirituali o religiosi. Molta gente confonde extraterrestri, esoterismo e apparizioni angeliche… Riguardo agli angeli che salvano il mondo, non penso che questa sia la loro missione. Abbiamo già un Salvatore che è il Signore Gesù e gli angeli sono i suoi servitori”. In sintesi riguardo alla confusione attuale sul mondo angelico c’è da osservare che dagli anni sessanta negli Stati Uniti (decade che coincide con il finale del consenso fra i teologi cattolici nella dottrina sugli angeli e demoni) e in Europa alcuni anni dopo, arriva un tentativo di credenza nell’angelo e nel demonio che contrasta con la tradizione cristiana. Ritorna l’interesse, la nostalgia per l’angelo forse come risposta in un tempo di crisi ai desideri delle persone per una spiritualità più profonda: ciò però contrasta con l’angelo della Rivelazione cristiana. Ritorna l’interesse, la nostalgia del demonio e di Satana che diviene il simbolo della ribellione contro le regole e le norme. Ci riferiamo agli angeli e demoni del New Age che sono uno degli elementi ricorrenti in questo pensiero.

I vicini di casa: New Age e Gnosi

Come fenomeno postmoderno, il New Age è una nuova forma di gnosi – la forma più elevata di conoscenza che è l’equivalente della salvezza – con radici esoteriche e teosofiche: “Non è necessaria alcuna Rivelazione o Salvezza che provenga dal di fuori delle persone, ma soltanto il compimento dell’esperienza della salvezza che è dentro di noi (auto-salvezza), possibile mediante tecniche psico-fisiche che portano all’illuminazione definitiva” (Pontificio Consiglio della Cultura – Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul “New Age”, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2003, p. 33).

Per raggiungere la fonte della guarigione che è in noi, il New Age utilizza gli angeli, spiriti e diavoli come mediatori. “Queste entità spirituali sono spesso invocate «non religiosamente» per aiutare ad un rilassamento volto a esercitare un migliore controllo della propria vita e della propria carriera e ad agevolare il processo decisionale. La fusione con alcuni spiriti che insegnano attraverso persone particolari è un’altra esperienza del New Age, sostenuta da chi si definisce «mistico»” (Ibid., pp. 21-22).

Questi “angeli” non sono quelli della tradizione cristiana e cattolica. Loro non sono i messaggeri di Dio ma forme di energie con le quali ognuno può mettersi in contatto, portando messaggi, ma non da Dio. Queste entità dotate di potere offrono il loro aiuto mediante le invocazioni, i rituali, le ore e i giorni dell’anno che permettono una comunicazione diretta con il proprio Angelo.

Ad esempio, secondo uno di questi autori esoterici, esistono soltanto 72 angeli custodi che il Creatore ha posto al servizio degli uomini. Tali entità Tutelari sono ogni anno a nostra disposizione per la durata di cinque giorni per aiutarci a costruire il nostro corpo astrale. Per avere comunicazione diretta con il nostro Angelo custode, l’autore offre consigli preliminari da leggere durante i giorni che precedono il Rituale della sua presenza. Dopo, nel giorno prescelto, seduto, si legge una preghiera introduttiva. Poi la persona si alzerà in piedi e con la mano sinistra posata sul cuore e la mano destra alzata pronuncia una formula iniziatica considerata come formula dell’Unione con l’Angelo custode: “Tu sei qui, presente, Angelo …………… testimone dei miei propositi, per accettare l’alleanza con me, per accettare di percorrere insieme il cammino della mia esistenza su questa terra. Io spero di diventare un ausiliario cosciente, un nobile strumento corporeo, al servizio dell’opera divina nel mondo” (Hazel, Il nostro angelo custode. Quando e come incontrarlo, Milano 1996, p. 98).

Un altro autore propone una serie di metodi per comunicare con l’arcangelo Michele (e pure con Raffaele e Gabriele) chiedendone l’aiuto e stringendo un legame duraturo grazie a semplici rituali, meditazioni nelle quali è previsto l’uso di cristalli e candele magiche, oltre che attraverso l’interpretazione dei sogni. L’autore ricorda il metodo tradizionale per ottenere una protezione immediata e duratura dell’arcangelo Michele: “… bruciare una mela rossa e alcune foglie di lauro sul fuoco. Dopo aver osservato le fiamme per qualche minuto, leggete ad alta voce il Salmo 85. Riponete le ceneri in un sacchettino rosso e portatelo con voi finché il pericolo immediato non sarà superato. Poi spargete le ceneri all’esterno di casa vostra un martedì notte, con la luna crescente” (R. Webster, Michele. Come entrare in contatto con l’Arcangelo che assicura protezione, Milano 2006).

Il desiderio insano di ridurre gli angeli a sciamanesimo e medianità

Sempre in questa linea esoterica, un’autrice ha creato un corso di formazione chiamato «La Scuola degli Angeli» per comunicare con gli Angeli mediante argomenti e tecniche che vanno dallo sciamanesimo all’alchimia, alla medianità, ad antiche tecniche orientali, quali il tantra, il feng shui, il tai chi chuan, il qi gong, il nei gong, per aiutare “… a risolvere problemi rimasti insoluti tra i vivi ed i morti quando erano in vita, e a migliorare la nostra e la loro esistenza nelle reciproche dimensioni” Questi esempi bastano per riconoscere tutti i pericoli e le distorsioni gravi che si nascondono dietro a questi «angeli» del New Age che propaganda una visione del mondo, dell’uomo e di Dio che è distinta drasticamente della cristiana: “Così nell’attuale revival sembra che la raffigurazione dell’angelo conservi ben poco della sua connotazione religiosa originaria, quella di annuncio e presentazione del soprannaturale. Si assiste ad una banalizzazione dell’angelo, ridotto da agente del Dio trascendente a rinforzo dell’io vacillante. Più che l’angelo del Bene, si incontra oggi un angelo del benessere, che promette protezione e felicità terrene. Quello celebrato sembra quasi un angelo che funge da talismano, da toccasana contro i malanni del corpo e della psiche, più che figura che orienta alla fede e all’impegno di autorealizzazione etica” (G. Panteghini, Angeli e demoni. Il ritorno dell’invisibile, Padova 1997, p. 23).

Secondo questa «etica angelica» del New Age, basata in messaggi portati per creare un nuovo pensiero ed una nuova umanità, l’uomo non avrebbe necessità della salvezza offerta da Gesù Cristo, bensì della salvezza offerta da queste entità che si offrono per aiutare le persone a diventare un dio in miniatura senza Dio: “Questi angeli con la minuscola, direi angeli «feriali», che proteggono l’uomo dai pericoli di un incidente, che lo salvano dalla morte o magari… suggeriscono i numeri per vincere una lotteria… paiono molto lontani dalla raffigurazione biblica, affascinante e tremenda: l’uomo che incontra l’angelo di Dio riceve un messaggio ed entra in un rapporto che irrompe nella sua vita, che muta e orienta i suoi progetti, che incute timore, perché colloca l’uomo in contatto con il sacro, con il Dio il cui nome è impronunciabile” (M. Aletti, Angelo di Dio – Angelo dell’uomo, in Il ritorno degli angeli, a cura di E. Fizzotti, Roma 1996, p. 74).

Questa visione esoterica della realtà non lascia di lato il tema del demonio. Ritorna la curiosità e l’interesse per il demonio e Satana che “diviene il simbolo della ribellione contro le convenzioni e regole, un simbolo che spesso assume forme aggressive, egoistiche e violente” (Pontificio Consiglio della Cultura – Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul “New Age”, o. c., pp. 31-32).

Questo fenomeno si trova sullo sfondo della nostra epoca che offre il dominio degli eventi da parte dell’uomo mediante l’occultismo nelle sue diverse forme di magia, stregoneria, spiritismo e superstizione: “Reincarnazione, astrologia, lettura delle carte, parapsicologia, fiducia nei poteri eccezionali di pranoterapeuti e veggenti sono elementi che fanno ormai parte della vita quotidiana. Le cifre parlano chiaro: due italiani su dieci vanno del mago almeno una volta l’anno (…). Il 65% per sapere cosa riserva il futuro, il restante 35% chiede prestazioni più complesse, che vanno dall’eliminazione del malocchio ai filtri d’amore, dalle pozioni contro le malattie ai talismani per trovare lavoro, fino alle fatture di morte” (C. Gatto Trocchi, Viaggio nella magia. La cultura esoterica nell’Italia di oggi, Bari 1993, pp. 191-192).

Occultismo, esoterismo e magia conducono ad entrare nel satanismo che esercita grande fascino nel mondo giovanile e che si intende come culto di Satana e odio contro Dio: “Il satanista si aspetta dal Diavolo potere, sesso, ricchezza, capacità di comandare e dominare gli altri. In questa ottica la religione riconosciuta socialmente è portatrice di infelicità, mentre il satanismo che consente di gratificare l’ego, la carne e la ricerca di potere, è la via che permette di raggiungere la felicità” (T. Cantelmi – C. Cacace, Il libro nero del Satanismo. Abusi, rituali e crimini, Milano 2007, p. 48).

Ritornando al tema angelico, è certo che nella storia della Chiesa Cattolica numerosissimi santi canonizzati e mistici hanno avuto un rapporto privilegiato con gli angeli.