Salerno: a Palazzo Sant’Agostino svolto convegno “Parità di genere”

Salerno: a Palazzo Sant’Agostino svolto convegno “Parità di genere”

Si è tenuto stamattina, nel Salone Bottiglieri – Palazzo Sant’Agostino di Salerno, il convegno su “Parità di genere”. L’evento è stato realizzato dal Comune di Salerno in sinergia con rete #Inclusione Donna e con il patrocinio della Regione Campania. Parla di “impegno costante”, la consigliera delegata alle Pari Opportunità della Regione Campania, Rosetta D’Amelio intervenuta questa mattina alla tavola rotonda, alla presenza, tra le altre di Domenica Maria Lomazzo – consigliera di Parità della Regione Campania, Anna Petrone – consigliera di Parità della Provincia di Salerno, Filomena Rosamilia – consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità. “Nonostante siamo alle soglie del terzo millennio – ribadisce la consigliera D’Amelio – ancora dobbiamo combattere e fare in modo che i diritti sulla parità di genere si affermino davvero. Nel 2008 ero assessore regionale, sono stata io ad aver proposto, prima del governo nazionale, la legge regionale sulla doppia preferenza. Siamo stati i primi in Italia perché mi rendevo conto che sugli allora sessanta consiglieri, venivano al massimo elette due donne. Dobbiamo interrogarci sul perché è necessario ancora fare una legge per affermare principi sacrosanti. Questo vale anche per il lavoro, c’è ancora una differenza salariale incredibile tra uomo e donna, bisogna combattere su vari fronti di discriminazioni. Le aziende private ancora chiedono alle donne se intendono avere dei figli. E’ una cosa gravissima in un paese con natalità zero come il nostro. C’è una grande preoccupazione da questo punto di vista. Dobbiamo ancora fare passi enormi. Come Regione siamo sempre stati all’avanguardia con queste leggi. Dobbiamo affermarle sempre più”. “Finalmente – ha spiegato Paki Memoli – Vicesindaca e assessora alle Pari Opportunità del Comune di Salerno – la certificazione sulla parità di genere è diventata legge e con oggi cerchiamo di diffondere il messaggio sperando che le aziende pubbliche e private si uniformino con questa certificazione, ottenendo anche sgravi fiscali e avendo così anche la possibilità di partecipare a tanti progetti. Finalmente si parla di salario uniformato uomo/donna anche se l’Italia è ancora lontana su questo aspetto e non solo su questo”. Secondo Sila Mochi – Inclusione Donna: “Inclusione donna lavora da quattro anni su tutti i temi legati all’occupazione e alla rappresentanza femminile in Italia. Questa iniziativa, che nasce da Salerno, esprime una richiesta da parte del Sud di avere maggiori informazioni per raggiungere la parità all’interno delle imprese. Le linee guida ci sono, ma ora tocca alle imprese e alle organizzazioni datoriali perché si possa avviare questo percorso. Inclusione donna è a supporto di tutte le organizzazioni delle imprese per far comprendere di cosa si tratta e quali sono i benedici anche economici che sono conseguenti all’adozione di questa prassi”. “La tavola rotonda di oggi – spiega Simonetta De Luca Musella di Inclusione Donna – è il primo evento per il Sud Italia che pone l’attenzione sulla Prassi di Riferimento (PdR) UNI 125:2022 sulla Parità di Genere, che delinea i requisiti per la Certificazione di Parità di Genere richiamata dal PNRR. Sul nostro territorio sono ancora poche le aziende che hanno questi requisiti e che scelgono di uniformarsi a questi standard. Eventi del genere sono fondamentali perché fattivamente pongono l’attenzione su un problema non sono economico ma anche e soprattutto culturale. Inserendosi in un contesto sempre più attento ai temi di diversità e inclusione, la missione 5 del PNRR prevede lo stanziamento di 9,81 miliardi per lo sviluppo di politiche di inclusione sociale. Tra queste figura la Certificazione di Parità di Genere che, oltre a rafforzare l’immagine e reputazione aziendale, consentirà alle organizzazioni di accedere a sgravi fiscali fino a 50mila euro e a premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei. La Certificazione per la Parità di Genere è applicabile a qualsiasi tipo di Organizzazione, sia del settore privato, pubblico o senza scopo di lucro, indipendentemente dalle dimensioni e dalla natura dell’attività”. RETE INCLUSIONE DONNA La rete #Inclusione Donna è una grande alleanza che dal 2018 riunisce oltre 60 associazioni e più di 30 Ambassadors, rappresentative di ampi settori del professionismo e della imprenditorialità femminile a tutti i livelli e di importanti aree territoriali del nostro Paese, in una dimensione e modalità inedite rispetto al passato, con oltre 40 mila donne aderenti. Tra esse si annoverano professioniste, manager, imprenditrici, impiegate in diversi settori del mondo del lavoro, dal nord al sud Italia, di ogni età ed estrazione sociale, tutte unite attorno all’obiettivo comune di sensibilizzare le Istituzioni e il settore privato per rimuover i pesanti ostacoli che impediscono la realizzazione di una piena parità di genere nella rappresentanza e nel mondo del lavoro. Dal 2018 Inclusione Donna è il punto di aggregazione delle associazioni portatrici di interesse delle donne e un interlocutore delle istituzioni per quanto riguarda le politiche di genere, in particolare quelle rivolte a favorire le politiche occupazionali delle donne e l’aumento della loro rappresentanza negli ambiti decisionali della società italiana.