Salerno: critico d’arte Franco Bulfarini su opere di Bruno Giustiniani “Pittore innovativo, grossa carica sociale e spirituale”

Il Critico d’arte modenese, Dott Franco Bulfarini in una nota al Prof. Bruno Giustiniani, si complimenta per la spiccata sensibilità sociale e scrive: ” Da critico dell’arte da molto tempo conosco il maestro Bruno Giustiniani e come uomo ammiro l’umanità e la disponibilità verso il prossimo, che emerge nelle sue opere a tema sacro e sociale. Come pittore non è solo espressivo, ma soprattutto innovativo; la sua arte sono certo sarà di ispirazione non solo per i visitatori e gli estimatori di oggi, ma anche per i posteri, che potranno ritrovarsi nel suo messaggio spirituale evangelico, che a mio dire, ha un valore ultrareligioso, perché è viaggio interiore legato alla sua enorme sensibilità, che forse, credo che lui stesso non percepisca fino in fondo, ma agli altri arriva con forza e chiarezza, poiché ispirata da una bontà d’animo di valore taumaturgico, nella ricerca d’espressione di un bello che è anche attestazione di bontà. Una ricerca che vuole colmare le assenze dell’umanità smarrita ed impaurita, assenze di un mondo schiavo di un progresso esclusivamente tecnologico. La sua arte riporta sui valori, quelli che la tecnologia per quanto utile, non potrà mai trasmettere. Il suo è messaggio intenso ed emozionale, di richiamo francescano, è messaggio di amore verso il prossimo, è un abbraccio a tutti gli esseri viventi in difficoltà, un trasporto opera per opera verso l’illuminazione e la speranza. La sua non è l’unica via, le vie sono tante ma l’obiettivo è nobile e sicuramente produrrà come ora con tanta carità cristiana buoni frutti. Inoltre l’esercizio della professione medica ha fatto di Giustiniani un grandissimo ricercatore. Egli ha saputo far si che l’arte si impossessi del suo animo, facendone altro terreno di ricerca ed innovazione, di qui lo stilema unico che non rinuncia alla pittura tradizionale, ma la cala sul presente in modo inaspettato, operando sui contenuti che lo stile assevera ed unendo il pittore al saggista. Nulla a che fare con il decoro, che è altra cosa”.