Nocera Superiore: IC “Pascoli-Fresa”, DPCM, ripartenza scuola in presenza

In questo ultimo periodo di situazione pandemica le Scuole si sono messe in gioco e i docenti, con competenza e professionalità, hanno imparato un nuovo modo di insegnare informandosi, formandosi e confrontandosi su metodi, strategie e strumenti che consentissero loro di mantenere una relazione stabile con tutti gli studenti e permettessero loro di operare scelte didattiche che garantissero, malgrado tutto, un adeguato processo di insegnamento-apprendimento.
L’emergenza ha stravolto le programmazioni, gli obiettivi, gli ambienti di apprendimento, le modalità di verifica e valutazione.
Per l’Educazione Fisica, in particolare, senza l’ambiente palestra dove viverla e sperimentarla e dove tutto nasce, la rivoluzione è stata totale. Tutto da ripensare tentando di colmare, prima di tutto, la quasi totale mancanza della pratica e dell’ indiscutibile bagaglio di valori insiti in essa.
Secondo quanto stabilito dall’ultimo decreto Draghi del 1° aprile 2021, il Governo ha deciso di riaprire le scuole anche in zona rossa, ma limitatamente a nidi, infanzia, primaria e prima media. Dunque, con il rientro in presenza, i docenti tutti sono
impegnati a garantire un’offerta formativa efficace, flessibile e in sicurezza, nel rispetto delle indicazioni normative che tutti ben conosciamo:
● distanziamento fisico (nel caso dell’attività in palestra almeno 2 metri)
● igiene accurata delle mani
● layout degli spazi e scelta attenta delle attività da proporre
● pulizia e sanificazione degli ambienti e degli attrezzi utilizzati
● aerazione
Da qui la necessità di ripercorrere l’iter già avviato ad inizio anno attraverso fasi progettuali di individuazione, allestimento e utilizzazione di spazi alternativi all’aperto fruibili per le diverse discipline e, di conseguenza, pianificazione di attività che
necessitano di nuove strategie in ottemperanza alle linee guida emanate dai diversi DPCM in riferimento ai benefici che tale tipo di attività apporterebbero in una situazione emergenziale come quella che stiamo vivendo, al fine di poter accogliere in
piena sicurezza gli alunni e svolgere le lezioni abbattendo in maniera esponenziale i rischi di contagio.
Da ciò si evince che la scuola, le famiglie, gli enti territoriali e le istituzioni comunali dovranno esprimersi quanto più possibile in un lavoro sinergico al fine di poter rispondere al meglio alle sopraggiunte necessità dell’utenza.
Considerato che la scuola, attraverso la figura del Dirigente e dei docenti, oltre che del personale dell’ufficio tecnico a supporto ha provveduto ad individuare, pianificare e concretizzare l’azione didattica in virtù degli spazi fino ad ora assicurati per tali scopi, si rende rilevante l’intervento delle parti restanti ad agire per ufficializzare l’utilizzo di quanto già richiesto ai fini didattici ed organizzativi, pertanto si sollecita il ripristino immediato delle palestre ad uso scolastico, la messa in uso degli spazi esterni attraverso la cura e pulizia continua delle aree verdi e delle parti asfaltate al fine di renderli fruibili per le attività didattiche e motorie, l’allestimento dei campetti esterni e quanto occorre per favorire gli apprendimenti didattici all’aperto.
Il quadro normativo dell’ultimo anno in riferimento alla scuola pone l’attenzione sulla necessità di rispondere ai protocolli di sicurezza per ovviare alle condizioni di contagio e offrire il più possibile “scuole sicure” evidenziando così l’opportunità di sfruttare laddove è climaticamente possibile gli spazi outdoor.
Si auspica, a ragion veduta, il pieno coinvolgimento della comunità scolastica e delle istituzioni territoriali al fine di riuscire a garantire quanto dettato dal legislatore per assicurare ai nostri futuri cittadini i propri diritti costituzionali.

La referente allo sport

Prof.ssa De Santis Antonella