Salerno: 6^ ediz. Concorso “Padre Pio: il Santo del nostro tempo”: Istituto ComVass- Roccapiemonte

 Classi I A-B—D

Dirigente Scolastico: Anna De Simone

Tutor: Stefania Siano

LA MIA MAMMA SI CHIAMA ANNA

MA NON DOVEVA ESSERE MAMMA

UN DICEMBRE DA PADRE PIO SI RECO’

ERA IL GIORNO 23’

E LUI IN SOGNO GLI PORTO IL “RE DEI RE”

ERA LA STRADA PER AVERE ME

ALLA SUA MAMMA SI RACCOMONDO’

ED ELLA IL MIO NOME LE SUSSURO’

IL CAMMINO FU LUNGO E DOLOROSO

MA LEI CON IL ROSARIO IN MANO

OTTENNE ME CHE MI CHIAMO MARIANO

COSI’ SONO ARRIVATO IO CHE MI CHIAMO MARIANO

COSI’SONO ARRIVATO IO

GRAZIE ALL’AIUTO DI PADRE PIO

ANCORA OGGI OGNI NOSTRO PASSO NON VA LONTANO

SE PRIMA L’AIUTO DEI SANTI NON INVOCHIAMO

QUESTA STORIA MIA MAMMA ME L’HA RACCONTATA

PER LA MAGGIOR GLORIA DI DIO

MA ANCHE PER DIRE VIVA VIVA PADRE PIO

Mariano Caiazza

Padre Pio, fa che questo brutto periodo finisca al più presto. Proteggi tutti noi e i miei cari mi mancano tutti i miei familiari. Mi manca uscire, abbracciare tutti i mei cari, ma soprattutto vivere. Proteggici Amen

 D’Angelo Giulia

Il tuo volto riflette

la luce di Dio,

la bontà, la libertà

e la virtù.

Solo tu poi sapere

tutto ciò che  può accadere.

Con Dio potevi parlare

e tutto ciò che diceva ci potevi rilevare.

Padre Pio, fa che questo brutto periodo finisca al più presto. Proteggi tutti noi e i miei cari mi mancano tutti i miei familiari. Mi manca uscire, abbracciare tutti i mei cari, ma soprattutto vivere. Proteggici Amen

 D’Angelo Giulia

Nicola Lamberti

Riflessioni

Quando giunge la notte, cioè il momento del meritato riposo in cui il mio fisico recupera l’energia mentre la mia mente continua ad elaborare immagini e sensazioni che ho accumulato durante il giorno, cerco sempre di ricordare e immaginare solo cose belle e di trasformare tutti i miei pensieri in qualcosa di positivo. È proprio in questo momento che mi rivolgo a Gesù, Dio e Padre Pio recitando una semplice preghiera o orazione prima di addormentarmi:

“Padre Pio aiutami a fare stare bene mia madre, i mei cari, i miei amici, le persone che soffrono la fame, gli ammalati, i poveri ed in quest’ultimo periodo ho aggiunto liberaci da questo terribile virus che ci ha privato di una delle cose più belle al mondo, cioè il contatto umano attraverso l’abbraccio e il bacio. In ultimo chiedo di far guarire mia nonna che è ricoverata in terapia intensiva. Amen”. Gabriele Andretta