Solennità di Maria Immacolata

don Marcello Stanzione

“La Beatissima Vergine Maria, fin dal primo istante della sua Concezione, per singolare grazia e privilegio dell’Onnipotente Dio ed in previsione dei meriti di Gesù Cristo, fu preservata immune da ogni macchia di peccato originale” (Pio IX, Bolla Ineffabilis Deus).

Maria ebbe la grazia santificante, sempre. “Ella, per nascita, fu soggetta, come tutti gli altri figli di Adamo, al debito del peccato originale ma, per un particolare intervento di Dio, non ne fu contaminata. Così anche Maria fu redenta dalla grazia di Cristo, però in modo più sublime degli altri uomini, perché, mentre questi vengono liberati dal peccato contratto, Maria fu preservata dal contrarlo” (ott : Teologia Dogmatica).

L’Arcangelo Gabriele salutò Maria : “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te” (Lc. 1, 28). Ed Elisabetta la salutò : “Benedetta tu fra le donne” (Lc. 1, 42).

Queste espressioni rivelano che Maria fu concepita senza peccato, fu santissima.

La pienezza di grazia esclude ogni ombra di peccato, quindi, dal primo istante della sua vita fino all’ultimo, la Madonna è stata sempre piena di grazia, non ha conosciuto peccato. Se la Madre del Salvatore fosse stata sottoposta, anche per breve tempo, al potere del demonio, la vittoria sul maligno serpente non sarebbe stata completa.

Ella doveva essere Immacolata, per la sua maternità divina ; doveva preparare al Figlio suo una degna dimora. Maria, oltretutto, non solo è stata concepita senza il peccato originale, ma fu sempre esente, durante la sua vita, da qualsiasi peccato personale.

Lei non poteva essere macchiata da colpa. “Una colpa della Madre avrebbe gettato ombra sull’amore del Figlio”.

Maria fu libera dalla concupiscenza e dalle passioni disordinate. Mossa dalla grazia e sempre animata di buona e forte volontà evitò qualsiasi peccato. In Lei non ci furono imperfezioni morali. Aderì sempre a Dio, corrispose perfettamente all’azione dello Spirito Santo, cooperò sempre ai doni ricevuti e, per la sua carità e l’esercizio delle virtù, si arricchì sempre di meriti. Il Vangelo fa risplendere le virtù di Maria : ma la sua fede, la sua pietà, la sua umiltà e l’abbandono in Dio. Il Canto di Maria, nella casa di Elisabetta, ad Ain Kharim, rivela la sua anima purissima, che aspetta la salvezza di tutti e desidera solo i beni celesti.

L’Immacolata ci raccomanda di conservare l’anima senza macchia di peccato. Non basta tenere lontano il peccato grave, dobbiamo cercare di liberarci anche dei peccati veniali. Il peccato veniale priva l’anima di molta grazia, diminuisce il fervore e predispone al peccato mortale.