Salerno: Collettivo Studenti Ribelli su dissenso Preside, Corteo studentesco “Virtuoso”

Siamo venuti a conoscenza del vergognoso atto repressivo del 13 ottobre del dirigente scolastico dell’Istituto Virtuoso di Salerno Gianfranco Casaburi.

Ha emanato un provvedimento disciplinare nei confronti degli alunni che hanno partecipato al corteo studentesco del giorno prima, provvedimento che prevede una sospensione con partecipazione obbligatoria alle lezioni.

Consideriamo questo atto squadrista, anticostituzionale e profondamente diseducativo. Nei fatti mette in discussione uno dei fondamenti della nostra Democrazia: il diritto al dissenso e alla libera manifestazione sancito dalla costituzione e dallo statuto delle studentesse e degli studenti.

Questi provvedimenti ci preoccupano e ci riportano al passato, quello degli anni 20 del 900 in cui veniva abolito il diritto allo sciopero e veniva praticata la censura contro chi pensava in maniera diversa dal fascismo.

Noi crediamo che i dirigenti scolastici invece di essere dei manager dovrebbero essere, insieme al Corpo Docente, degli educatori capaci di indirizzare la costruzione di un pensiero critico nei ragazzi. Evidentemente il nostro dirigente/Manager è favorevole ai tagli all’istruzione pubblica praticati e decisi dai governi precedenti e da questo governo.

Quindi è evidente che è schierato dalla parte di chi la scuola pubblica la sta distruggendo depotenziandola e favorendo solo la scuola privata. Il collettivo STUDENTI RIBELLI e i Giovani Comunisti, condannano a VOCE ALTA questo atto di repressione ingiustificata.

NON PASSERANNO.

NON PASSERANNO. Questo hanno gridato i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al corteo.

Quindi egregio dirigente CASABURI malgrado il suo atto repressivo e altri che farà nel futuro sarà anche lei sconfitto. Noi invece fieramente e convintamente SIAMO COMPLICI E SOLIDALI con gli studenti del Virtuoso che, invece dell’atto repressivo, avrebbero dovuto avere un encomio e dovrebbero essere da esempio per i docenti e per il loro dirigente. Almeno loro atti concreti per migliorare la scuola li hanno fatti e la manifestazione del giorno 12 è una delle  prove.

Ci sarebbe piaciuto che, invece di cedere agli impulsi repressivi, il dirigente dimostrasse cosa ha fatto di concreto per avere un istituto sicuro e a norma, cosa ha fatto concretamente per evitare i tagli ai bilanci per l’edilizia scolastica e per l’istruzione, cosa ha fatto e proposto per ottenere ed avere un sistema formativo e culturale vero ed efficiente.

COLLETTIVO STUDENTI RIBELLI

GIOVANI COMUNISTE\I – Salerno