Salerno: Crescent, Celano scrive alle Autorità

Dagli atti del processo, emergerebbe chiaramente che anche per altre istituzioni, come dal sottoscritto più volte evidenziato in passato, dietro la realizzazione del Crescent, non vi sarebbe alcun interesse pubblico.

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, adito per la verità anni fa anche a mezzo di interrogazione parlamentare da noi sollecitata, sottolinea come “l’intervento cela un sostanziale quasi esclusivo interesse privato e si è dimostrato uno degli affari immobiliari più importanti della Provincia di Salerno”.    Lo stesso Ministero chiede come risarcimento danni € 200.000.

   Il Ministero, si legge nelle conclusioni depositate in udienza, ravviserebbe responsabilità anche a carico della stessa struttura ministeriale ed in particolare della Soprintendenza che, all’epoca, incredibilmente lasciò decorrere il termine dei 60 giorni senza annullare le autorizzazioni paesaggistiche e consentendo la realizzazione di un mostro di cemento sul mare solo grazie al “silenzio assenso”.

    Denunciai anche le incredibili coincidenze di deliberazioni reciprocamente assunte tra vertici del Comune e della Sovrintendenza.

   A fronte delle pesanti accuse e delle gravi responsabilità ravvisate anche dal Ministero, appare ancora più grottesca la posizione assunta dal Comune, costituitosi parte civile a mezzo di avvocato incaricato, che, invece di tutelare gli interessi della comunità salernitana, parte lesa  da eventuali condotte illecite, appare alquanto morbida e più protesa alla giustificazione di un iter amministrativo dal sottoscritto fortemente contestato.

   Il legale incaricato dall’Amministrazione si è limitato a sottolineare “la complessità normativo tecnico amministrativo della vicenda”, quasi a voler giustificare atti e deliberazioni a dir poco sospetti senza, tra l’altro, quantificare neppure eventuale risarcimento a favore del Comune, contrariamente a quanto opportunamente fatto dal Ministero.

   Tale atteggiamento apparrirebbe, sinceramente, più proteso alla tutela degli imputati nel processo che agli interessi legittimi dei Salernitani che risulterebbero, invero, gravemente lesi se gli organi giudicanti accettassero illeciti ed abusi a carico dei responsabili individuati dagli inquirenti.

   Si chiede pertanto di intervenire per chiarire se l’Amministrazione comunale condivida la posizione alquanto “morbida” assunta dal legale incaricato o intenda intervenire tempestivamente per assumere altra determinazione e posizione anche in merito alla condotta del difensore in questione, tutelando davvero gli interessi di tutti i cittadini che rischierebbero di avere, altrimenti, oltre al danno anche la beffa.

 

Il Consigliere comunale

   Roberto Celano