Baronissi: PRC “Passeggiata Partigiana”

Il 25 aprile di 73 anni fa Uomini e Donne sacrificavano la propria vita per donarci la Libertà, la Democrazia e la Costituzione italiana. Ed è proprio la Costituzione il nostro “faro di riferimento” perché è stata scritta e approvata dal popolo italiano con ben impressi i valori laici e sociali. Domani(25/04/2018), 73 anni dopo, il PARTITO della  RIFONDAZIONE COMUNISTA  di Baronissi dalle ore 10,30, iniziando dal palazzo Comunale, “camminerà” idealmente su quello stesso sentiero tracciato da quegli uomini e da quelle donne, che non erano solo comunisti ma anche anarchici, liberali, democratici e democristiani, per ricordarli tutti.  Cammineremo “passeggiando” per le strade del centro rinominando idealmente alcune vie del corso con nomi di partigiani nostri conterranei o con nomi di organizzazioni, di formazioni e/o strutture di rappresentanze Partigiane per ricordare a tutti e tutte quella che è stata la lotta antifascista e per la  Liberazione nel nostro paese. Liberazione non solo dal fascismo, o dal nazismo, ma soprattutto per una Repubblica libera, laica e democratica. Le strade che “toccheremo” sono: Palazzo Comunale (Palazzo C.L.N. – Comitati di Liberazione Nazionale), Piazza Municipio (Piazza G.A.P. – Gruppi di Azione Patriottica), Via Farina (via G.D.D. – Gruppi di Difesa della Donna, una organizzazione femminile dei GAP), Corso Garibaldi (corso delle Brigate Garibaldi), Piazzetta Notari (Piazzetta “Bandiera Rossa” che era l’organo di una struttura comunista  che a Roma era l’organizzazione più rappresentativa e più “forte e vivace” nella resistenza e nell’organizzazione dei combattenti partigiani), Viale Ferrovia (Viale della Deportazione Italiana) e la Villa Comunale (Villa Armando Monasterio, un partigiano nato nella Valle dell’Irno a Mercato San Severino). Ognuna delle targhe “alternative” saranno accompagnate da schede di riepilogo e di descrizione. Schede che affiggeremo anche alle vie, sempre del centro di Baronissi,  intitolate ad Antonio Gramsci e a Bruno Buozzi.

UN PAESE SENZA MEMORIA È UN PAESE SENZA FUTURO!

Un paese che dimentica cosa è stato il fascismo e la sua spietata repressione, che ha teorizzato e approvato le leggi razziale, che è entrata in guerra al fianco della Germania nazista causando al popolo italiano e a tutti i popoli che sono stati invasi miseria, morte e atrocità indicibili,  è ovvio che rimane silente (e quindi nei fatti complice) di fronte agli ultimi pericolosi avvenimenti internazionali e ai rigurgiti fascisti e razzisti. Atteggiamento silente anche di fronte alle diseguaglianze sociali in cui i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre di più poveri. Per noi invece   la Resistenza è un percorso di lotta per l’uguaglianza sociale, per il  disarmo, per la  solidarietà internazionale e per l’autodeterminazione dei popoli oltre a, naturalmente, contro qualsiasi dittatura e forme di autoritarismo e antidemocratiche. Oggi nel ricordare e nel ribadire la nostra volontà di rafforzamento  e attuazione della cultura antifascista, della Costituzione, a partire dagli articoli 3 (E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”) e 11 (L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie adun ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”),  poniamo le basi per un nuovo futuro per l’Italia.