Salerno: Anpi ricorda Liberazione

La sezione di Salerno dell’Anpi – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia prende parte alle celebrazioni che si terranno domani, mercoledì 25 aprile 2018, in occasione della giornata in cui ricorre la Festa della Liberazione.

Ore 8:45 – Deposizione di una corona di alloro sulla statua di Giovanni  Amendola, situata in via Corso Giuseppe Garibaldi n. 182 (di fronte
l’ingresso del Tribunale – lato mare)

Ore 9:30 – Concentramento in Piazza Vittorio Veneto (Piazzale antistante la stazione ferroviaria centrale di Salerno).onore ai caduti e deposizione di corone d’alloro al Monumento dei Caduti e alla lapide del Partigiano Tenente Ugo Stanzione saluto del Viceprefetto Vicario Reggente di Salerno lettura dei messaggi commemorativi da parte del Sindaco di Salerno, del  Presidente della Provincia, di un rappresentante delle Organizzazioni  Sindacali (Segretario CGIL Salerno) e Rappresentante delle Associazioni  combattentistiche e d’arma (Presidente ANPI Salerno)
Inizio Corteo verso PIazza Cavour.

Ore 11:15 – PIAZZA CAVOUR (di fronte ingresso principale di Palazzo Sant’Agostino che ospita la sede della Provincia) – Il corteo si fermerà
qui per deposizione dei fiori a mare in ricordo delle vittime migranti del Mediterraneo, alla quale seguiranno interventi e testimonianze di
cittadini di origine non italiana.

Dichiara l’Anpi: “Crediamo che la data del 25 aprile non vada vista e vissuta solo come una sterile giornata commemorativa. Crediamo non si tratti di ricordare nostri concittadini, che prima di noi si sono battuti per difendere dei diritti, bensì di mantenere saldi nelle nostre menti proprio i diritti per cui tutti quei nostri concittadini, padri, nonni, zii, componenti di tante delle nostre attuali famiglie, si sono sacrificati. Ciò che va mantenuto vivo è il Motivo che li mosse.
Anpi, Resistenza, Partigiani, non possono e non devono essere parole legate a ricordi lontani per i nostalgici, più che mai non devono essere
distanti dalle nuove generazioni.
Resistere non vuol dire necessariamente lottare contro qualcosa o qualcuno, non si limita ad un atto di contrapposizione, ma è un atto di
Posizione.
Serve resistere prima a se stessi ogni giorno, Sempre. Resistere alla tentazione di abbracciare fantasmi sociali mai passati.
La paura del diverso; il riversamento del disagio sociale su chi è ancora più disagiato; individuare un nemico su cui costruire campagne di
odio e repulsione; sono fantasmi sociali che risiedono in ogni comunità, in ogni tempo, e che si nutrono di ignoranza: ignoranza della storia e
di ciò che avrebbe dovuto insegnarci; ignoranza del presente, dei diritti su cui esso si fonda e della realtà dei fatti, distorti spesso
in nome di quei fantasmi da risvegliare a distrazione da problemi altri.
Resistenza è una necessità continua più che viva e attuale, una pratica quotidiana, un livello di guardia e salvaguardia sociale che non andrebbe mai abbassata. Questo può rendere una società migliore, civile, moderna.
Resistenza ora e sempre. Aspettiamo numerosa la cittadinanza tutta.