Mercato San Severino: conclusa I ediz.festa medievale

Anna Maria Noia

Si è conclusa con un cospicuo successo di pubblico, la prima edizione della manifestazione medievale “S. Severino… si racconta. Le dame, i cavalier – l’arme e gli amori”. Buona la prima, dunque, per la kermesse medievale, che ha animato per l’intera giornata di domenica 24 settembre scorso la cittadina di Mercato S. Severino. Tra duelli, rappresentazioni, cortei e altre pittoresche rievocazioni in stile e abiti d’epoca. Buona la prima anche per la neonata associazione “Il cantastorie” – che ha organizzato il tutto. Un sodalizio sorto, quasi dal nulla, pochi mesi orsono. Ma che ha dimostrato di essere presente, pronto a indire iniziative similari. Sulle tracce di “Obiettivo castello” (1984), prima, e di altri avvenimenti come “Alla corte dei Sanseverino” (in anni più recenti, 2014) – promossi rispettivamente dal Centro di Servizi Culturali in S. Severino e dall’associazione “Troisio de Rota” di Michele Cerrato. “Il cantastorie” annovera ben quattro soci fondatori: Orlando Casale, Rosita Scalese, Carolina Faiella e Giuseppe Saverino. Le sue attività sono partite appunto con “S. Severino… si racconta”, oggetto di un’apposita conferenza stampa lo scorso 21 settembre. Vi hanno preso parte il primo cittadino Antonio Somma, nelle insolite vesti di moderatore, e l’assessore alle Politiche Culturali Maria Picarella. Che domenica scorsa ha “presidiato” – se così si può affermare – l’area museale di palazzo Vanvitelli, meta di numerosi visitatori. Con grande sforzo e mobilitazione di figuranti, personaggi, mezzi e volontà organizzative, l’evento ha preso piede nella cittadina irnina; finalmente un happening degno di rilievo, ci si augura che avvenimenti del genere e di tal portata si ripetano spesso e anche per più giorni. Ma veniamo alla “scaletta”, al palinsesto della spettacolare rievocazione storica: nei giorni precedenti, le strade di S. Severino – vale a dire corso Diaz e via Roma – sono state addobbate con bandierine gialle e rosse; all’ingresso di piazza Ettore Imperio, inoltre, sono state allestite due torri in cartone. Per dare il benvenuto ai curiosi avventori. In massa, giunti per assistere alla festa medievale.

La kermesse ha avuto inizio alle 10 del mattino, con l’apertura del percorso museale archeologico e botanico dei Sanseverino. Sistemato – tra altri – dal docente Giuseppe Rescigno, ma non solo. Alle 11, invece, nella vicinissima (attigua) chiesa di S. Giovanni, il parroco don Peppino Iannone ha officiato la celebrazione liturgica con canti gregoriani. A cura del coro “Jubilate” della frazione S. Angelo – responsabile don Antonio Sorrentino. Spartiti musicali solenni e sentiti, eseguiti magistralmente dai cantori. Coinvolgenti anche perché opportunamente “tradotti” (se si può dire) in Italiano. Contestualmente alla Messa, don Peppino ha benedetto il sodalizio. Per l’intera domenica, in piazza, vi sono stati duelli in costume (a cura de “I cavalieri del giglio”); dimostrazioni di falconeria (volo e didattica) con i rapaci (gufi, barbagianni…) de “I falconieri dell’Irno”; rappresentazioni di tiro con l’arco medievale da parte della “Compagnia arcieri Doria”. Ed il momento clou: a partire dalle 18.30, da piazza Dante (convento di S. Antonio), è partito un lungo corteo storico, con vestiti riccamente decorati secondo il gusto del tempo. Più di un centinaio le comparse. Il corteo si è snodato lungo il corso principale della cittadina. Poi si è giunti dinanzi il Comune, dove alle 20.30 si è tenuto un recital in costume scritto e diretto dall’attore e regista salernitano Gaetano Stella – a cura di “Teatro Novanta”. A sfilare, adulti e bambini molto entusiasti. Hanno partecipato alla sfilata “I falconieri dell’Irno”, “la compagnia arcieri Doria”, i “Cavalieri del giglio” e i pistonieri ed archibugieri “S. Maria del Rovo”. Gli organizzatori e responsabili dell’evento hanno permesso di effettuare anche visite guidate alla chiesa di S. Giovanni, a partire dalle 16.30 fino alla Messa delle 19. Per di più, a coronare degnamente la manifestazione, alcuni stand di prodotti locali e/o artigianali. Tanti gli sponsor e i sostenitori, che hanno reso possibile la ottima riuscita di questa vera e propria festa “vintage”. Un tuffo, una full immersion nella storia, senza dubbio. E nella “piccola” ma grande storia, assieme a residenti e avventori.