Torre del Greco: Gallo, incendi, proposto tavolo itinerante nei Comuni vesuviani

Lunedì 24 luglio alle 19 al teatro Sant’Anna di via Madonna del Principio, 12 a Torre del Greco si svolgerà il primo Tavolo permanente per la salvaguardia del Parco nazionale del Vesuvio. La riunione di coordinamento vedrà la partecipazione di associazioni, volontari e realtà dal basso che nei giorni più critici dell’emergenza roghi sul Vesuvio hanno collaborato con Protezione civile e Vigili del fuoco a spegnere gli incendi. A lanciare la proposta è Luigi Gallo, deputato del Movimento Cinque Stelle, promotore del tavolo di lunedì 24 luglio che nell’occasione annuncerà la prossime tappe della riunione itinerante in programma anche negli altri Comuni della comunità del parco nazionale del Vesuvio.“E’ necessario coinvolgere la cittadinanza perché non vogliamo vedere una Regione e un Parco Nazionale del Vesuvio diventare una discarica o trasformarsi in uno strumento di mero business – spiega il deputato M5S Gallo -. Ci stiamo battendo nelle stanze di Montecitorio per far presente a questo governo colpevole e silente che hanno azzerato i fondi per la prevenzione degli incendi. Per questo, abbiamo presentato una mozione di sfiducia al ministro Gian Luca Galletti e ieri, in un’interpellanza rivolta al ministro Minniti, abbiamo appurato come il governo, nascondendo la testa sotto la sabbia, si sia reso indirettamente complice dei terroristi ambientali. I Vigili del fuoco hanno dato il massimo, la Protezione civile ha fatto il possibile ma non i governi. Purtroppo non basta, dobbiamo sbattere in faccia anche alle istituzioni locali e alla Regione tutti i loro ritardi e quelle incapacità che ci stanno condannando”. “Insieme ai cittadini – prosegue Gallo – porteremo avanti un’azione di controllo e proposta per attuare tutte le norme già vigenti che se solo fossero applicate ci garantirebbero soluzioni e prevenzione. Qualcuno dovrebbe venirci a spiegare perché la Regione Campania ha approvato il piano per la prevenzione degli incendi solo il 12 luglio, quando il nostro Vesuvio era già ostaggio delle fiamme. Il vicepresidente Bonavitacola fa finta di nulla mentre il governatore De Luca continua ad attaccare i Comuni inadempienti ma la verità è che a tre settimane dal primo rogo le nostre narici sentono ancora il fumo, il nostro cibo, l’aria e l’acqua del nostro territorio sono ancora sotto attacco. E sale a 1600 ettari la quota di vegetazione devastata sul Vesuvio. Lo scaricabarile non ci interessa, è il momento delle proposte per salvare la nostra terra”.