Pontecagnano Faiano: Uniti per Pontecagnano attacca amministrazione comunale su balneazione

L’estate è arrivata ed ancora una volta i dati Arpac hanno evidenziato risultati negativi sulla balneabilità del litorale di Pontecagnano Faiano. Non facciamoci trarre in inganno da alcuni dati che hanno delineato un moderato miglioramento sulla qualità generale delle acque di tutta la nostra provincia, ma non di certo quelle che bagnano i nostri lidi tanto da risultare le peggiori di tutto il Golfo di Salerno. E con la stagione estiva ormai arrivata, si profila un nuovo flop di un settore economico vitale per la  nostra città, ormai da anni in crisi. Già la scorsa estate ci furono episodi di infezioni dovute alla pessima qualità delle acque marine e, lungi da noi voler creare allarmismo, anche se ci sarebbero tutti i presupposti, denunciamo l’assoluta mancanza di sensibilità e interesse dell’amministrazione comunale, probabilmente presa da altri interessi, che non ha messo in atto nessun controllo sugli sversamenti criminali nelle acque reflue e dei vari corsi fluviali (Picentino, Asa e Tusciano), né ha mai predisposto controlli seri ed efficaci sulle varie realtà economiche agricole e/o  di trasformazione degli stessi allevamenti che insistono sul territorio. Va ricordato che su tutta la fascia litorale molte edificazioni risultano essere prive dell’allaccio fognario e che molte attività pare sversino direttamente a mare. Questa grave situazione di inettitudine e di passività dell’amministrazione comunale, oltre a devastare l’immagine della nostra città, porta al collasso una parte importante della nostra economia oltre che creare, come già accaduto, seri rischi di salute per tutti i bagnanti. Il gruppo Uniti per Pontecagnano Faiano, facendo un pubblico invito a tutta l’amministrazione di trovare refrigerio e bagnarsi anche loro nelle nostre acque marine  (crediamo a questo punto, che i nostri amministratori da anni ormai non si bagnano sull’arenile picentino), denuncia tale stato di cose e attiverà tutte le iniziative possibili per cercare di poter ripristinare la fruibilità della costa picentina, e di preservare e garantire la dovuta qualità della vita e dei servizi.