Sarno: Agovino su incarichi legali comunali

L’Amministrazione Comunale di Sarno, ha recentemente assunto l’avvocato Ketura Chiosi con la qualifica di dirigente dell’Ufficio Legale dell’Ente. Nel giudizio di primo grado intentato da un nostro concittadino al Comune di Sarno, a seguito di sentenza penale passata in giudicato, inerente il risarcimento dei danni per la perdita dei familiari, nell’evento alluvionale del 1998, l’Ente si era costituito nel giudizio, a mezzo dell’Avvocato dell’Ufficio Legale, Chiosi. L’assessore al contenzioso, Eutilia Viscardi, con un provvedimento successivo, in violazione del disposto dell’art. 2 comma 4 del Regolamento per il conferimento degli incarichi di collaborazione a esperti esterni, approvato con atto di G.M. n. 92 del 28.07.2014. riteneva “possibile e necessario proporre appello incidentale nel giudizio di appello” proposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Interno. Pertanto, con propria direttiva, lo stesso assessore Viscardi chiedeva di procedere alla nomina di un avvocato esterno: di tal chè, veniva affidato incarico legale all’avvocato Antonio Vecchione al fine di rappresentare l’Ente nel processo di secondo grado, innanzi alla Corte di Appello di Salerno” spiega Agovino. “Ma forse lo stesso assessore non era a conoscenza del comminato disposto della delibera, non avendo la stessa partecipato alla seduta della giunta che l’aveva approvata o riteneva l’avvocato del Comune, già costituito, non capace di rappresentare  l ’ente nel secondo grado di giudizio?” La procedura adottata per la nomina dell’Avv. Vecchione risulta anomala, atteso che: “Doveva essere il Responsabile dell’Ufficio Legale, l’avvocato Ketura Chiosi a valutare e ritenere espressamente necessaria la nomina di un professionista esterno, e richiedere l’autorizzazione alla Giunta comunale e non il responsabile settore AA.GG.- Avvocatura ”. “Perchè è intervenuto l’assessore? ”. “Perchè nonostante vi sia già stato un affidamento dell’incarico di difesa dell’ente nel primo grado di giudizio, poi successivamente si è preferito affidare un incarico ad altro professionista?” “A chi giova, se non al professionista incaricato, un affidamento di un incarico in un giudizio di secondo grado e per di più per un appello incidentale? “ “Quali sono le gravi problematiche giuridiche che hanno fatto determinare l’assessore in questa scelta? Ma soprattutto … perché l’assessore, che tanto manifestava in pubblico di economizzare sugli incarichi legali, mediante gestione diretta da parte dell’ufficio del contenzioso, poi improvvisamente, illuminata da chissà quale luce, ritiene opportuno affidare l’incarico al noto avvocato Vecchione con un dispendio ulteriore di circa 10 mila euro (ed è solo l’acconto)? “, si chiede Agovino. Se questo continuasse ad essere l’andazzo a quanti milioni di euro arriveremmo a sborsare a danno dei cittadini contribuenti? I dubbi restano, alimentati dal criterio dell’affidamento all’esterno adottato, che non è dettato – conclude Agovino-  dal reale bisogno dell’ufficio legale, ma bensì dalla sola mera logica clientelare …e così anche l’attesa per una risposta che chiarisca e non si tramuti in un altro atto di accusa. Se l’amministrazione ritiene di continuare ad assumere queste strategie legali, che porteranno solo al massacro economico dell’ente, proponendo resistenze in appello anche su cause di lavoro già perse, mediante affidamento all’esterno, con modalità discutibili e con risultati negativi già dalle prime sentenze, diventano necessarie per il paese le dimissioni dell’intera compagine politica che ci governa.

                                                                                                              Giuseppe Agovino

                                                                                                                                      Capogruppo Forza Italia Sarno