Le solite, de Profundis per il Governo

Come se non bastasse, si è già spento lo spirito – per certo nato morto – di Ventotene: il nostro Premier infatti non è stato invitato al prossimo vertice di Berlino con Merkel – Hollande – Juncker.  Mercoledì prossimo il Presidente della Commissione UE Juncker, la cancelliera Merkel ed il Presidente Hollande, si vedranno a Berlino per un vertice informale al quale Renzi non è stato invitato. In questo caso la forma vale più della sostanza. E’ improbabile che il summit estemporaneo, convocato con la scusa della presenza dei tre leaders alla cena annuale organizzata dagli industriali europei nella capitale tedesca, prenda decisioni rilevanti. Senza essere politologi, ma “leggermente intelligenti” eloquente e desolante è il segnale inviato lasciando a casa l’Italia sancendo così, l’imbarazzante esclusione da quel Direttorio europeo che pareva esser nato nell’isola dell’Arcipelago Toscano, perchè appunto Ventotene non costituisse esclusivo pellegrinaggio sulla tomba di Altero Spinelli. Una visita al cimitero, dunque, per l’estinta politica estera italiana. Vaticinio amaro della Merkel che minimizza “nessuna discriminazione, nessuna rottura”. Di contro, per gli altri “leggermente intelligenti”, “triste preludio di funebre tragedia già avvenuta”. Ma va’, questa è proprio bella e riservata ad un Premier & C. che non ne risentono neanche più, tante ne incassano da tutte le parti in Italia ed all’Estero: insomma hanno fatto il callo, ma noi, no! Il mancato invito a Berlino – a non voler infierire per un minimo di amor patrio che è residuato – si spiega da sè: oggi Renzi è in punizione, con lui l’Italia Tutta ed il tempo stringe. Martedì prossimo, il Governo dovrà varare la nota aggiuntiva al Def che in una situazione completamente diversa e molto peggiore di quella prevista al momento di varare il documento nella primavera scorsa, sarà di fatto un nuovo Def. Il Governo picchia forte al portone europeo, che troverà “irrimediabilmente” blindato, e lo fa quasi che quei sordi rintocchi lo facciano destare da un “lungo sonno”. Ma, nostro malgrado, per l’occasione non ci rimane che rispolverare, per Quest’Esecutivo, un vecchio adagio siciliano: “chi è morto non è mai nato; chi non è mai nato non ha mai vissuto “.

Ellera Ferrante di Ruffana