Salernitana, il nuovo allenatore Inzaghi rinnova la rosa della squadra

Maurizio Grillo

E’ iniziata ufficialmente da ieri l’era Simone Inzaghi. Il nuovo tecnico granata ha firmato un contratto biennale e si appresta a fare la conoscenza della stampa a metà della prossima settimana, quando ci sarà la presentazione ufficiale. Già prima della partita con il Lanciano, la società aveva sciolto le riserve: in caso di salvezza Lotito avrebbe puntato su un allenatore giovane, emergente, pronto ad abbinare risultati a bel gioco. Inzaghi, consapevole dell’accoglienza non propriamente calorosa da parte della tifoseria, dal canto suo sa che è la grande occasione per iniziare una carriera importante, in una piazza che ha svezzato tantissimi mister ancora oggi militanti in massima serie. Inesperto, ma con grande personalità, il tecnico granata ha tracciato le linee guida da seguire sul mercato: servono quattro terzini di spinta (Vitale, Garofalo e Laverone sono il top per la categoria), centrocampisti di grande sostanza e dinamismo, esterni offensivi bravi negli inserimenti senza palla e due centravanti forti fisicamente che garantiscano un buon bottino di reti. In attesa di capire se Donnarumma, Schiavi e Sciaudone faranno parte del nuovo corso, Inzaghi sta corteggiando anche qualche giovane orbita biancoceleste: al di là di ipotesi fantacalcistiche circolate nelle ultime ore, piacciono molto Murgia, Patric, Crecco e Filippini, molto corteggiati in cadetteria. Per un mister che arriva eccone un altro che va via. Esonerato dopo aver vinto un campionato a suon di record, Menichini saluta Salerno con una grande salvezza in tasca e tantissimi rimpianti: si aspettava maggiore riconoscenza e gratitudine, è consapevole di aver centrato il risultato due volte su due tra mille difficoltà e da subentrante, a quanto filtra paga il rapporto non idilliaco con alcuni dei riconfermati, la diversità di vedute con il ds Fabiani e una gestione troppo “prudente” di alcune partite decisive. Voci, ovviamente, tutte da confermare. Nei fatti c’è che Menichini, per la terza stagione di fila, non ha avuto la possibilità di partire dall’inizio, di incidere nelle scelte di mercato e di dare la sua impornta sin dal ritiro estivo. Riuscirà stavolta a trovare squadra dall’inizio o resterà alla finestra da svincolato? La tifoseria, in parte, è dispiaciuta e si aspettava un trattamento diverso, Menichini è sereno e si è salutato cordialmente con Lotito e Mezzaroma prima di partire per le meritate vacanze estive. In fondo se Inzaghi avrà la possibilità di allenare in B è anche merito del suo predecessore.