Gay Pride: orgoglio sessuale?

di Rita Occidente Lupo

Una schiera di persone che vive una sessualità alternativa: che semmai passa all’altro sesso, dopo aver vissuto scelte importanti con un’altra identità. Ed ancora, tanti che si riconoscono in entrambi i generi o che ammiccano a quello opposto, senza darlo a vedere. Una babele, il caso di dire, pare proprio investire la crescita evolutiva e sbilanciare le identità. Come mai il fenomeno così prodromico, c’è da chiederselo, anche se i saggi, non desistono di riandare al tempo “Da che mondo è mondo”, assecondando un pensiero laico. O al Vangelo “Ci sono alcuni nati eunuchi, mentre altri si son resi eunuchi per il Regno dei Cieli!”. Circa 200.000 al Milano Pride, manifestazione che sfoggia l’ orgoglio nel riconoscersi in lgbt, francamente l’enfasi, storpia: addirittura orgogliosi! Anche le autorità politiche, a prender parte alla manifestazione: in capo al corteo, il Sindaco Giuseppe Sala, a reggere lo striscione. Il serpentone arcobaleno di persone, carri e bandiere dopo il flash mob, quest’anno con cartelli con l’immagine di una coppia di omini con un cuore, al posto della testa e sul corpo. Tra gl’interventi istituzionali, la garanzia ogni discrimine da abrogare, partirà dalle scuole. Ancora una volta, in nome dei diritti civili, passato il messaggio dell’uguaglianza sessuale, legittimata ad ogni tipo d’unione. Di qui il riferimento, in chiusura, all’episodio di qualche mese fa, in occasione del Family Day e della scritta “non sono tutti uguali!”