Fisciano: Ateneo, al via progetto Auto ibride

Anna Maria Noia

Parte, anche, dall’università di Salerno un innovativo progetto di ingegneria meccanica, che “incontra” le fonti di energia rinnovabile e promuove la cosiddetta “mobilità sostenibile”, verosimilmente a basso costo e  velocemente nel traffico cittadino. Si tratta di “HySolarKit”, appunto un kit – brevettato dai ricercatori del campus (un team giovane e di giovani, che non guadagnano molto se non il riconoscimento della propria passione) – che attraverso alcune applicazioni permette di convertire un’auto “normale”, ossia come tante, in un veicolo ibrido-solare. Il senz’altro encomiabile lavoro di ricerca, che va avanti da alcuni anni, è stato oggetto di un apposito seminario tenutosi recentissimamente al centro sociale “Biagi” di Mercato S. Severino. Un convegno cui è intervenuto Gianfranco Rizzo, ordinario presso la facoltà di Ingegneria dell’università, insieme al giovane Leonardo Telesca – costui referente per il gruppo: “General management. Opportunities through improvement culture”. Al dibattito erano presenti gli studenti delle scuole superiori nel comprensorio. Anche dalle colonne di alcuni quotidiani si è parlato, nel passato, di “HySolarKit” e in genere dell’utilizzo delle risorse alternative che costituiranno i veicoli del futuro. Il progetto ha visto gli studenti del Salernitano attuare scambi culturali con altre università internazionali, come l’ateneo di Pechino – tra gli sponsor e i sostenitori della ricerca. Il tutto, nell’ambito della cosiddetta “green economy” – nel rispetto della sostenibilità ambientale. Sostenibilità ecologica che offre nuovi campi di sperimentazione e di studio, sorti dalla necessità di sostituire al più presto i combustibili fossili in esaurimento. Il simposio è stato apprezzabile e interessante, basandosi su argomenti e tematiche concreti, di stretta attualità. Il prof si è addentrato piano piano, poco per volta e in modalità divulgativa – semplice – nel e sull’argomento. Nelle parole di Rizzo, alcune soluzioni alla cogente questione del fabbisogno energetico che sta emergendo in questi ultimi anni e che motiva, promuove l’indagine scientifica in tal senso, possono essere costituite dall’utilizzo dei motori elettrici (mobilità elettrica); dall’applicazione dell’idrogeno – che però non è presente in natura allo stato puro – e dall’impiego dei biocombustibili, sostanze vegetali raffinate dalla fotosintesi veloce. L’alternativa più ricca di prospettive – però – è proprio il passaggio al fotovoltaico, soprattutto posizionando dei pannelli solari su tetto e cofano delle automobili. “Per adesso – sostiene Gianfranco Rizzo – i costi per l’integrazione dei dispositivi solari nelle auto sono elevati, ma contiamo di proseguire ulteriormente la ricerca in modo da creare prototipi a buon mercato, dai 3.000 euro”. Notevoli, anche, i vantaggi di questo ambito tutto da esplorare: l’accesso alle Ztl (zone a traffico limitato), ad esempio! Le auto ibride solari, infatti, consentono l’up grade per categorie di emissione dai mezzi Euro 3 a quelli Euro 4; la riduzione – fino al 25% – per consumi ed emissioni di Co2 nella guida urbana e migliori prestazioni dell’auto. Il ministero dell’Istruzione (Miur) ha finanziato tale ambito di ricerca. Tra gli altri partner, anche la start up “Solbian” – da un’idea del navigatore in solitaria Giovanni Soldini, che ha apposto pannelli fotovoltaici sulla sua imbarcazione. Il kit è in fase di elaborazione insieme ai ricercatori dell’università del Sannio. Come è scaturito dall’incontro – ragazzi (scuola secondaria di secondo grado) e prof attenti, silenziosi e curiosi, interessati – queste particolari vetture, questi mezzi sono proprio il futuro: neanche l’avanguardia! Intervistati dinanzi alle telecamere della web tv “Notizie Irno”, Gianfranco Rizzo e Leonardo Telesca hanno effettuato il punto della situazione su questi studi… “futuribili”, illustrandone le peculiarità e discorrendone entusiasticamente. Il sodalizio “General management” è stato “fondato” nel 2011 dall’ingegnere gestionale Corrado Cavaliere, già… “reduce” della “esperienza” del gruppo “Futura”. Telesca ha seguito le lectiones di Cavaliere e ne è rimasto colpito, entusiasticamente. Folgorato dai temi dell’attuale congerie elettromeccanica ed ingegneristica. Molti gli appuntamenti con esperti e appassionati della gestionalità, tenutesi in tutti questi mesi. Tra i prossimi, dopo anche un seminario sull’utilizzo delle stampanti 3D (avutosi all’inizio del 2016) e sull’importanza di comunicazione ed informazione (sempre recente), ecco quello sul controllo di gestione; quello sulla “lean production”; poi quello su “Immagine e business” e sul checkup aziendale. Ne parleranno persone competenti della materia, tra giugno – settembre – ottobre – dicembre.