Lagonegro: a 3 anni dall’apertura di FSI tutto tace per la Sicignano-Lagonegro
Il suo ingresso in carica è una notizia che il Comitato apprende con favore. Nel fare gli auguri a Pellegrino, da sempre favorevole alla riapertura della Sicignano – Lagonegro, si auspica un suo intervento più deciso nella sua nuova veste per la battaglia di ecologia e civiltà in favore della ferrovia valdianese. Detto intervento potrebbe essere simile alla manifestazione svoltasi il 14 aprile ad opera dei Sindaci della Basilicata con in testa l’assessore Berlinguer, munito di megafono, con un viaggio dal Vallo di Diano e dalla Basilicata in autobus sostitutivo più treno fino a Roma. Il recente incontro tenutosi in luogo ferroviario, il Museo Nazionale di Pietrarsa, alla presenza del presidente del consiglio Matteo Renzi, del ministro Dario Franceschini, del presidente della Regione Vincenzo De Luca e dei vertici delle FSI ha di nuovo posto al centro del dibattito tematiche come il turismo, il trasporto su ferro, il miglioramento del servizio. Senza presunzione alcuna questi sono argomenti su cui il Comitato si è sempre battuto e continueremo ad affermare che solo con il ritorno del treno nel Vallo si potrà dare un nuovo slancio all’economia, al turismo e alla cultura. Non dimentichiamo che la Certosa di Padula, uno dei veri gioielli architettonico-culturali dell’intera Regione Campania, giace irraggiungibile a due chilometri da una stazione senza treni dal 1987. Ai bei discorsi su turismo, trasporti e infrastrutture devono seguire i fatti. Il Comitato, come un tarlo, continuerà a tenere alta l’attenzione sulla Sicignano-Lagonegro affinchè non venga dimenticata dalle istituzioni troppo fervide di parole e di fantasia ma poco inclini alla concretezza e invita il vice-presidente regionale Bonavitacola, l’assessore Berlinguer, il presidente Pellegrino ed i Sindaci del Vallo di Diano, Val d’Agri e del Lagonegrese ad organizzare una manifestazione di protesta come già accaduto per i collegamenti ferroviari dalla Basilicata a Roma.