Salerno. Accademia “Grassi” mostra d’Arte informale ed Avanguardia

Venerdì 18 marzo 2016, alle ore 18.00, presso l’Accademia Internazionale d’Arte Cultura e Società“Alfonso Grassi”, Via Porta Elina, 9 Salerno ci sarà l’Inaugurazione della Mostra “Avanguardiaed Informale”dal titolo “Anonimus”-Pittura, Grafica, Scultura,Ceramica/Collezione Privata di Giuseppe Fucci. Il percorso espositivo proporrà Opere dagli anni ’60 agli anni ’90(Artisti Italiani e Stranieri – Anonimi e Non: Olandesi, Israeliti, Americani…) Programma: La Mostra sarà inaugurata dall’On. Dott. Guido Milanese-Saluti Istituzionali Interverranno Critici ed illustri Personaggi del mondo dell’Arte e della CulturaProlusione Critica Prof.ssa Cristina Tafuri-Momenti Musicali – Vincenzo Merola(Violinista)Saluto & Conduzione Prof.ssa Raffaella Grassi, Presid. Accademia “A. Grassi”Seguirà – Buffet &  Brindisi AuguraleLa Mostra sarà visitabile dal 18 Marzo 2016 – all’ 8 Aprile 2016 (Finissage)Ingresso Libero – ore 18.00 // 21.00. La definizione di AVANGUARDIA è propria della seconda metà del sec. XIX come fenomeno politico e dei primi venticinque anni del nostro secolo come fenomeno letterario e artistico in genere. Intento dell’avanguardia – che comprende il futurismo in Italia e in Russia, l’espressionismo in Germania, il dadaismo e il surrealismo in Francia, l’imagismo in Gran Bretagna e numerose altre manifestazioni, alcune delle quali, come l’acmeismo russo, circoscritte a brevi periodi di tempo o a un’unica arte –è di apportare un radicale rinnovamento nell’arte sia attraverso la forma espressiva, sia attraverso i contenuti, sia attraverso la stessa destinazione nuova e rivoluzionaria dell’opera d’arte. Gli elementi fondamentali delle avanguardie, secondo vari studiosi, sono stati: attivismoesasperato, entusiastico senso dell’avventura, gusto di opposizione e antagonismo, tendenza alla negazione, al nichilismo, all’agonismo. I primi movimenti dell’avanguardia letteraria sorsero quando il naturalismo e il realismo, intesi come opposizione e denuncia di una società oppressiva, entrarono in crisi e cominciarono ad offrire una rappresentazione sempre più limitata e tendenziosa della realtà.Con il termine Arte informale si definisce una serie di esperienze artistiche, sviluppate in Europa, America e Giappone, caratterizzata dal rifiuto di qualsiasi forma, figurativa o astratta, costruita secondo canoni razionali, rapportabili alla tradizione culturale precedente. Il termine informale fu coniato in Francia negli anni Cinquanta per indicare la tendenza verso un nuovo modo di creare immagini senza il ricorso alle forme riconoscibili, precedentemente usate, come il Cubismo e l’Espressionismo. Ma già tra il 1910 e il 1945 pittori europei trasferiti a New York (Masson, Duchamp, Kandinskij, Mondrian ed Albers) stavano orientando in questo senso il gusto pittorico. Le ragione dell’Arte Informale – Le ragioni profonde di tale rifiuto derivano dal disagio degli artisti di fronte all’immane tragedia della seconda guerra mondiale e al disinteresse per l’umanità ed il suo mondo che ha permesso tale orrore. Il rifiuto della “forma” era già un concetto dell’Arte Astratta, dell’Action painting, del Tachisme, dell’Espressionismo astratto, più altri movimenti che ritraevano gli oggetti senza rispettarne le forme ed i colori, attingendo solo alla visione o immaginazione dell’artista, ma rimanendo pur sempre forme. Gli artisti riconducibili a questa tendenza hanno dato origine a opere estremamente diversificate, ma spesso caratterizzate da libere pennellate e densi strati di colore, segni e metodi all’insegna dell’improvvisazione, in modo che l’evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo valore formale, si esaurisca con l’atto stesso della sua creazione.