Salernitana: Lotito e tifosi granata, quante incomprensioni!

Maurizio Grillo

Abituato alle minacce e alle contestazioni talvolta incivili dei tifosi della Lazio, Lotito dovrebbe pensarci due volte prima di bacchettare la torcida granata. Se è vero che la società ha regalato tante gioie in pochi anni alla città di Salerno, è altrettanto vero che il pubblico ha rappresentato la vera forza della Salernitana dalla D alla cadetteria, un apporto quanto mai determinante che ha permesso al cavalluccio marino di tornare presto nel calcio che conta e di vincere tre campionati e due trofei. Eppure la proprietà non è riuscita a calarsi appieno nella realtà di un territorio profondamente innamorato della sua squadra di calcio e che, nei numeri, ha lasciato a bocca aperta l’intera Italia calcistica. Rinfreschiamo per un secondo la memoria al patron:-12mila spettatori per Salerno Calcio-Monterotondo in serie D, quando in 1200 seguivano in media i blaugrana ovunque -10mila spettatori e coreografia da brividi in Salernitana-Poggibonsi, torneo di Seconda Divisione e match inutile ai fini della classifica. Salerno riuscì a battere quasi tutta la Prima Divisione e mezza serie B-incassi importanti in tutte le categorie-22mila spettatori per Salernitana-Casertana, di sabato pomeriggio e con i negozi aperti-media record in Prima Divisione, non a caso i granata hanno quasi sempre segnato attaccando sotto la curva Sud -quest’anno 5500 abbonamenti sottoscritti e 10mila spettatori in media nonostante la penultima posizione, assenza di iniziative, prezzi alti e risultati pessimi. Nel giorno della vigilia di Natale erano in 12mila, per l’allenamento pre-Avellino in 500. Se solo i presidenti fossero più presenti capirebbero meglio cosa significhi la Salernitana per un salernitano, senza contare l’apporto della provincia e il cuore che pulsa a distanza per tanti tifosi residenti all’estero e che seguono con passione le sorti del cavalluccio marino. Ieri alla stazione è successo un qualcosa di incredibile, da brividi: non era stato vinto nessun trofeo, eppure in 200 hanno aspettato l’arrivo dei calciatori per spronarli ed incoraggiarli, un gesto d’amore folle quanto spontaneo che merita di essere ripagato non solo dalla squadra, ma anche da una società che talvolta potrebbe anche utilizzare social e sito ufficiale per ringraziare chi, ancora una volta, salverà la Salernitana.