Cava de’ Tirreni: presepe vivente a Borgo Case Trezza

Dopo il grande successo delle prime due serata, durante le quali più di 5.000 visitatori hanno gustato la magia del Natale attraverso le rappresentazioni della rievocazione della nascita di Gesù, torna per gli ultimi tre appuntamenti della IX edizione del Presepe Vivente nell’antico Borgo Case Trezza: domenica 3, mercoledì 6 e sabato 9 gennaio 2016, sempre dalle 17.30 alle 21.30. Quest’anno, inoltre, il 5 gennaio il Presepe Vivente nell’antico Borgo Case Trezza sarà presente con la Natività al Christmas Village di Cava de’ Tirreni. Il Presepe Vivente si svolge all’interno di un caratteristico borgo che conserva ancora i tratti genuini dei luoghi abitati dai contadini, e si snoda lungo un percorso di circa un kilometro. Ogni anno gli abitanti di questo borgo, aprono le porte delle proprie case per ospitare i tanti visitatori e gli oltre 200 figuranti e collaboratori del Presepe, tra cui gli ospiti della casa di cura Villa Alba di Cava, i quali, perfettamente integrati, svolgono con cura e diligenza la loro parte nelle rappresentazioni. Promosso ed organizzato dalla Parrocchia di S. Anna all’Oliveto e dal Comitato “Amici del Presepe” nasce, ormai undici anni fa, dalla volontà di un gruppo di giovani, appassionati di arte presepiale, di riscoprire questa antica tradizione. È caratterizzato dalla rappresentazione, oltre che delle scene del classico presepe napoletano, di una serie di scene rievocative della vita di Gesù e dalla presenza del “cicerone” che accompagna i piccoli gruppi di visitatori alla scoperta del mistero della nascita di Gesù.  Un viaggio che inizia con l’Annunciazione alla Vergine Maria da parte dell’Arcangelo Gabriele, per poi passare attraverso la recita del Magnificat della Vergine, all’annuncio dell’editto di Cesare Augusto e alla Reggia di Re Erode, a questo punto si entra nel cosiddetto “presepe napoletano”, quello cioè caratterizzato dai personaggi tipici della Napoli settecentesca: il calzolaio, il macellaio, il tessitore, il ceramista, il fruttivendolo, il falegname, “l’anema pezzentella”, la zingara, il pescivendolo, il fabbro, ecc… per poi arrivare alla Sacra Natività, fulcro dell’intera rappresentazione. È compito del cicerone  illustrare il significato di ciascun personaggio secondo la tradizione presepiale napoletana.