Salerno: poeti in Cielo, ricordo di Nello Tortora

Il poeta-scrittore Nello Tortora non è più! Poco dopo l’alba dell’8 ottobre è venuto a mancare, a Salerno, il poeta-scrittore-critico letterario. Ha salutato il nuovo giorno nella piena coscienza della definitiva partenza e la Sua anima è volata in Cielo. Poche ore dopo mi hanno informato del Suo decesso. Ero a letto, immobilizzato da una seccante sciatalgia. Ne ho sofferto moltissimo e immediatamente mi sono sentito più povero. Ho realizzato che anche Salerno sarebbe stata più povera e tutta l’umanità ne avrebbe risentito perché quando vengono a mancare certe persone, è un frammento di cuore, di pensiero, di eleganza, di saggezza che si sgretola dall’intera struttura. Più poveri perché Egli ha portato con sé quel patrimonio di sensibilità e di sapienza che si diffondeva ovunque lo portassero i Suoi passi. Fortunatamente a noi rimane copiosa messe di Suoi scritti poetici, umoristici e satirici. Infatti Nello fu il Fondatore e Direttore dello storico mensile “Brontolo” e creò la nota Associazione Culturale “La Scaletta”, che opera all’interno della FE.NA.L.C., diretta dal Comm. Antonio Angieri, presieduta dal Nostro fino ad un anno fa, al compimento del novantesimo anno. La ricchezza che lascia, dunque, ci conforta e ci inorgoglisce ed essa rimarrà per sempre quale balsamo dell’anima e quale lezione di finezza, perspicacia, genialità. (Qualità che io riscontro nell’unico cugino, il poeta-scrittore Maurizio Tortora di Ascea). Uno dei meriti precipui ascrivibili a Nello Tortora è sicuramente quello di avere insegnato alla gente a sorridere ed a sdrammatizzare la vita. Con la scomparsa di Nello Tortora io ho perso un amico ma sorrido nel cuore al ricordo del Suo entusiasmo nel salutare la gente. Il Suo gesto abituale era quello di protendere le braccia avanti-alto nell’intento di abbracciare e stringere a sé la persona che aveva di fronte, gridando con la Sua voce carica di affetto e sprizzando gioia con gli occhi, il suo nome seguito dall’immancabile “Carissimo”. Seguiva un gesto da prestigiatore: tirava fuori dalla Sua consunta cartella di cuoio, che appariva vuota, il Suo ennesimo mensile “Brontolo” e veniva a consegnarlo di persona colmo di gioia. E’ così che vogliamo ricordarlo, sempre grati al Signore di avercelo dato accanto quale Maestro, Amico, Vate.

 

                                                                                                                       Mario Senatore