M5S contro quote aggiuntive importazione olio tunisino

Continua la battaglia del MoVimento 5 Stelle in Europa in difesa dell’economia meridionale, spesso attaccata in maniera paradossale proprio dal PD nella persona dell’Alto Rappresentante Federica Mogherini. Ebbene, l’ultima mossa della Vice Presidente della Commissione europea è stata consentire un sostanzioso incremento alla quota d’importazione per l’olio d’oliva proveniente dalla Tunisia. Per due anni a partire da gennaio 2016, ulteriori 35 mila tonnellate si sommeranno all’attuale contingente annuo di olio importato senza dazio. Se la misura eccezionale ha l’obiettivo di favorire l’economia tunisina, ci sono tutti i presupposti perché invece colpisca gravemente il settore olivicolo delle regioni meridionali, Sicilia compresa. “La quota d’importazione prevista dalla Tunisia è già di 56.7 mila tonnellate annue senza dazio, quantità sufficiente per consentire di vivere agli operatori tunisini. Non si capisce perché aprire ulteriormente il mercato – afferma Isabella Adinolfi, Europarlamentare del Movimento 5 Stelle che ha sollevato il caso a Bruxelles – a danno degli italiani, in modo particolare degli operatori più deboli che sono proprio quelli del meridione d’Italia, regione d’Europa che già vive problemi di stagnazione economica in tutti i campi”. L’inevitabile concorrenza sul mercato interno che innesca la misura proposta, danneggia direttamente i produttori locali di uno dei beni primari per la nostra economia, un’eccellenza che va preservata anche dal rischio di contraffazione”.“Mi spiace dover constatare – prosegue la Adinolfi – che questa iniziativa parte da Federica Mogherini, uno dei principali esponenti del PD in Europa, partito con il quale ci confrontiamo continuamente sul mezzogiorno d’Italia e sulle strategie che potrebbero fare ripartire i vari comparti economici di quei territori. Mentre è evidente che provvedimenti come questo, tra l’altro privi di un’adeguata valutazione sull’impatto commerciale che avrebbero, sembrano piuttosto andare nella direzione opposta”. Il MoVimento 5 Stelle si opporrà e difenderà con tutti i mezzi la produzione e l’eccellenza italiana. Aspettando la posizione che sul merito della questione assumerá il Governo Renzi.