Salerno: AiBi, migranti “Non restare a guardare”

Da martedì 22 a domenica 27 settembre in tutta Italia AiBi racconterà attraverso una campagna informativa nazionale, i diversi aspetti sul tema dei migranti e le diverse possibilità di “messa a disposizione” nel proprio territorio. In Campania Ai.Bi. organizzerà per sabato 26 settembre dalle ore 18.30 presso l’Eco Bistrot Lungomare Colombo 23/25 a Salerno una serata di approfondimento sulla campagna “Non restare a guardare” e sul progetto “Bambini in Alto Mare” e in particolare sull’affido familiare dei minori stranieri non accompagnati. Sono invitate a partecipare tutte le famiglie che hanno dato la propria disponibilità all’affido dei Misna e, in generale, tutte le persone interessate a conoscere meglio il tema dei migranti e a come poterli aiutare, in Italia e nel loro paese, per non restare a guardare! Dal Nepal alla Siria, dall’Iraq al Mali, dal Sud Sudan alla Repubblica Centrafricana, l’orrore è oggi una costante per milioni di persone. In Siria, ogni 60 secondi una famiglia è costretta a lasciare la propria casa. Un ritmo impressionante di 9.500 sfollati al giorno. I migranti approdati in Italia dopo aver attraversato il Mediterraneo sono stati circa 130 mila dall’inizio dell’anno, ciò significa che rispetto al 2013 gli sbarchi sono aumentati dell’823%. E il numero dei profughi è destinato ad aumentare. Non a caso l’Onu ha avvertito che almeno 4 milioni di profughi potrebbero arrivare in Europa se la comunità internazionale non fornirà aiuti ai tre Paesi confinanti con la Siria. Un quadro allarmante se si considera, inoltre, che il 50% dei rifugiati in tutto il mondo sono bambini. Per questo Ai.Bi. Amici dei Bambini ha lanciato la campagna “Non restare a guardare” chiedendo alle famiglie italiane un concreto impegno a sostenere coloro che in questo dramma sono i più deboli, fragili e indifesi: i bambini e le loro famiglie. Questi i progetti di sostegno ad oggi avviati : In Italia – Progetto BAMBINI IN ALTO MARE: Il progetto Bambini in Alto Mare ha l’obiettivo di garantire e rafforzare il sistema di una “giusta” accoglienza a favore dei minori non accompagnati, madri sole e famiglie di profughi con bambini piccoli. In collaborazione con prefetture, comuni, parrocchie e associazioni locali, Ai.Bi. Amici dei Bambini ha avviato una serie di iniziative imperniate su un modello di accoglienza familiare, caratterizzato da piccoli numeri, al fine di assicurare non solo una migliore e più efficace assistenza, ma anche l’instaurarsi di relazioni amicali. Ad oggi AiBi sta gestendo : –  una rete di famiglie affidatarie su tutto il territorio nazionale; – una rete di famiglie di pronta accoglienza a Lampedusa per minori non accompagnati e mamme sole; –  casa di accoglienza (max 20 ospiti) in provincia di Milano per famiglie di profughi con figli piccoli; –  un osservatorio sui fenomeni migratori a Lampedusa che organizza anche Campi di Volontariato e di turismo responsabile; –  centri di Servizi alla Famiglia a Milano, Messina, Salerno per la formazione e l’accompagnamento delle famiglie che si rendono disponibili ad accogliere minori stranieri non accompagnati e dei volontari di supporto; –  una ludoteca a Bolzano, in prossimità della stazione ferroviaria, come luogo protetto e sicuro riservato ai bambini delle famiglie dei profughi in transito; –  una rete di volontari (famiglie e singoli), appositamente formati, per il sostegno alle attività di accoglienza e inserimento sociale delle famiglie dei profughi. In Siria – Progetto NON VOGLIO ANDAR VIA: La guerra in Siria ha fatto sino a oggi migliaia di vittime e costretto oltre 3 milioni di bambini a fuggire, da soli o con i familiari sopravvissuti. I bombardamenti sono quasi quotidiani. Fare una passeggiata, andare al mercato, a scuola, all’asilo, giocare all’aperto è diventato pericoloso. Anche restare a casa, in molte zone, è rischioso. Da oltre un anno siamo in questo Paese e lavoriamo con l’Associazione Syrian Children Relief nella provincia di Idlib. Stiamo proteggendo bambini e famiglie e il loro desiderio di restare nella terra che amano, proprio per questo abbiamo lanciato il progetto “Io non voglio andare via!” Cosa abbiamo fatto e continuiamo a fare: –  una ludoteca sotterranea dà ai più piccoli gioia e serenità: a Binnish abbiamo allestito una ludoteca sotterranea per 200 bambini, che dà loro la libertà di giocare e stare insieme, mentre fuori la guerra continua. L’ambiente è allegro e luminoso, con alberi, fiori, nuvole e sole dipinti sulle pareti, per accogliere al meglio i piccoli siriani. È un terreno protetto di gioco, ma anche uno spazio dove i bambini e le bambine possono rielaborare i traumi e lo stress grazie all’aiuto di uno psicologo, che li segue ad uno ad uno e in gruppo. –   una sartoria fa riprendere alle mamme il filo della loro vita: a Binnish, in uno spazio accanto alla ludoteca sotterranea abbiamo allestito un laboratorio di sartoria. Qui 40 mamme possono cucire abiti, fra cui i grembiulini per i bambini della ludoteca, e tessere maglioni e coperte per le loro famiglie, mentre i figli giocano protetti poco più in là. – un forno e il profumo del pane fanno sentire il calore del nostro sostegno: abbiamo riattivato un forno in cui sono preparate quasi 4 tonnellate quotidiane di pane, alimento da sempre fondamentale in Siria e oggi più che mai. Ogni giorno diamo pagnotte calde e profumate a oltre 3000 persone. Grazie a diversi punti di distribuzione, riusciamo a raggiungere anche le famiglie che abitano nelle zone più vulnerabili, dove molti forni sono stati chiusi e distrutti dalla guerra.