Bellizzi: ricordo dello scrittore e storico Emilio Esposito

Alfonso Mariano

La tristezza per la sua morte, avvenuta il 30 maggio 2015, lascia spazio ai ricordi e alla riflessione per analizzare non solo la cifra dello scrittore e storico di Bellizzi Emilio Esposito, ma anche quella dell’uomo con  pregi e difetti, essendo stato un protagonista della storia di Bellizzi.
Emilio, autodidatta di formazione, è cresciuto culturalmente “immergendosi” nei libri, grazie ad una mente ferrea che gli ha permesso di poter attingere a trecentosessanta gradi, facendo leva su quello che sarebbe stato il suo sogno, mai realizzato per le condizioni economiche non floride: vestire la toga diventando avvocato. Desiderio che è stato presente in Esposito sempre, tanto che ha studiato comportamenti, analizzato cause ed effetti, riportati anche nelle sue pubblicazioni. Uomo di azione e reazione, come egli stesso si definisce, è stato protagonista diretto o di riflesso, di tutto quanto si è verificato a Bellizzi, denunciando in prima persona soprusi ed angherie, ricoprendo un ruolo politico dapprima nel Partito Comunista e poi segretario della locale sezione del Partito Socialista, incarichi evidenziati attraverso le sue pubblicazioni, iniziate negli anni Ottanta,  dove si evince l’amore per la sua comunità, e, grazie ai suoi libri, fa conoscere la storia di Bellizzi. Il Nostro  si dedica alla produzione letteraria grazie al valido aiuto del suo “Mentore”, il docente universitario Alberto Granese, che mette in luce le sue qualità letterarie. Emilio Esposito, nasce a Bellizzi, il 19 agosto del 1926, pubblica importanti opere, fra le quali: “L’altra faccia della vita” pubblicato  dalla Casa Editrice Alfredo Guida – Lettere italiane., “Metamorfosi di una vita” (1980); “Un paese del Sud” (1984); “Ogn’ core è ‘nu visuvio …” (1986); “Pietro Tempesta e la montagna” (1994); “Bellizzi nella storia” (1997); “Bellizzi autonoma” (2000); <Primavere di Luci e “Lampi Sinistri”> (2003);  “Sull’onda della memoria” (Guida editore 2004), “Il viandante” (2007); “La legge della… politica (2009), riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica, insigni relatori ed eminenti cattedratici. discuteranno di questo romanzo che va ad arricchire una produzione prolifica e qualitativa dell’autore; “L’altra faccia della vita” (2011); “O Vrassecale” (2014). Immensa la stima e la gratitudine di Esposito per il prof. Granese cosi espressa: “A lui l’esclusivo merito di avermi strappato al pianeta dell’anonimato (proiettandomi in quello della notorietà)”. Chi scrive ha frequentato Emilio Esposito per anni, nella salute e nella malattia, ricevendo la stessa attenzione e la stima,  sia umana che professionale, come nella presentazione dei libri. Emilio, ma anche Clara, la moglie, hanno fatto parte del mio quotidiano, molto spesso sedevamo sulle panchine di via Roma ed ho ricevuto attestati di affetto:  qualche giorno prima della sua scomparsa è venuto a casa mia a farmi visita, perché avevo avuto problemi fisici. Emilio Esposito un uomo generoso, dal cuore grande, ci lascia un patrimonio da non disperdere: i suoi libri. Uno storico, scrittore, romanziere cui dovrebbero essere dedicate giornate di studio, adottare i suoi testi nelle scuole per avvicinare gli studenti alla storia di Bellizzi, grazie all’amore di Esposito per i suoi concittadini. L’amministrazione locale deve intitolare una strada o una struttura ad uno straordinario figlio della sua terra. I figli ed i nipoti devono andare fieri di papà-nonno Emilio. Un uomo di altri tempi,nell’accezione più significativa del termine.