Salerno: Nucleo Operativo, ispezioni occupanti immigranti centro storico

Importante operazione svolta dal Nucleo Operativo nel centro storico presso un appartamento in fitto a cittadini extracomunitari, dove alcuni residenti avevano segnalato la presenza di diversi cittadini del Bangladesh in condizioni igieniche sanitarie molto precarie. Nell’abitazione predisposta con numerosi letti per l’accoglienza di tredici persone, veniva riscontrata la presenza di cinque cittadini del Bangladesh, di cui quattro in possesso di permesso di soggiorno ed uno di essi sprovvisto. Questi veniva condotto presso l’ufficio immigrazione della Questura per il foto segnalamento e per i provvedimenti da adottare. Difatti per lo stesso veniva emesso provvedimento di espulsione dal territorio italiano con la disposizione del Questore al trasferimento presso il Cie di Roma Palese. Venivano inoltre deferiti all’Autorità Giudiziaria perchè si intrattenevano sul territorio italiano privi del permesso di soggiorno. Il titolare del contratto di locazione anch’esso del Bangadlesch veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. L’operazione veniva condotta unitamente a personale tecnico della Asl,  che evidenziava enormi carenze igieniche dell’appartamento, tali da non consentire l’abitabilità. Infatti sarà emessa ordinanza di sgombero dell’alloggio. Sono inoltre in corso accertamenti di Polizia giudiziaria per verificare ulteriori irregolarità. Sempre attivo il controllo dell’abbandono di rifiuti sul suolo pubblico, che portava all’elevazione di due verbali di € 500.00 a cittadini residenti,  che abbandonavano i loro rifiuti nella zona industriale della città. Nei pressi dello Stadio Arechi veniva verbalizzata una prostituta ed un cliente con € 500.00. Cinque cittadini romeni intenti all’accattonaggio  nei pressi di supermercati ed attività commerciali venivano identificati, verbalizzati e denunciati all’Autorità Giudiziaria perchè inottemperanti al foglio di via obbligatorio. Stessa sanzione toccava ad una donna anch’essa di nazionalità romena proveniente dall’hinterland napoletano, che effettuava l’attività di accattonaggio all’incrocio semaforico di Via dei Mille. Alla stessa come agli altri venivano confiscati i proventi derivati dall’illecita attività.