Papa Francesco, uomo di pace!

di Rita Occidente Lupo

L’era Bergoglio, apertasi all’insegna della cordialità, in uno stile innovativo di comunicare il Vangelo, bandendo cerimoniali e protocolli, col suo clou nel messaggio di pace. Che ieri il Pontefice ha incisivizzato, ricordando le tante schiavitù presenti nel mondo e le tante vittime della violenza. Un mondo ancora assetato di pace, quello che visita il Bambinello del Presepe, dinanzi al quale Bergoglio ha sostato in Piazza San Pietro, non sottraendo il suo calore, alla folla intirizzita dal gelo. Un Capodanno coi fiocchi, in quasi l’intero Paese, che comunque non ha rinnegato le tradizioni: in Calabria, il classico bagno di mezzanotte augurale, per 50 ardimentosi, che hanno sfidato la temperatura da brivido! Un modo per inneggiare alla vita, per avviare un discorso coraggioso, per un altro calendario di giorni, 2015, che si spera fortuiti e densi di prosperità. Ma, laddove ancora la belligeranza la fa da padrone, per egoismi e passioni omicide, l’augurio che la Vergine Santa, che concepì l’Emmanuelle, possa portare serenità. Questo il bene primario, che lascia in bianco i giorni contemporanei. Quella pace che dovrebbe regnare a partire dalle pareti domestiche, visitate costantemente da un crescendo criminale. Anche la notte di San Silvestro ha scritto la sua nota: in Brianza, inspiegata follìa di un padre, da armare il braccio martellatore verso la propria figlia di tre anni. Uno dei tanti casi, che ha sancito la chiusura di un anno ancora tra rivoli di violenza. Scaramantici botti luminosi:  la caccia all’illegalità ha registrato un lieve decremento, maglia nera campana, 71 feriti.  L’augurio di un nuovo anno, sul cadenzato discorso di Napolitano, la tutela umana in ogni forma, partendo dal rispetto verso l’intera umanità, ancora orfana di tale cifra non accessoriale.