La paura del Sì: calano matrimoni in Chiesa

di Rita Occidente Lupo

In Italia ci si sposa sempre di meno e chi decide di convolare a nozze, preferisce farlo in regime di separazione dei beni. Le coppie del Nord e del Centro optano per lo più per il rito civile. Nel 2013, per la prima volta il numero dei matrimoni meno di 200.000. Svariati i motivi che, se a primo acchitto, additano la crisi economica, il momento seguente, dinanzi alle convivenze di fatto, lasciano intendere che per molti il sacramento viene relegato, a vantaggio di una vita di coppia senza vincoli. Per molti, infatti, sembra una stortura anche pensare ai preparativi snervanti e costosi per il fatidico giorno del SI’. In nome di un’economia da vivere, pretestuose risposte a riguardo. La realtà è che l’antico connubio, benedetto anche a Cana da Cristo, lo si vede svilito dell’istituzione cristiana, nonostante il regime concordatario sancisca i diritti civili, nel momento in cui vengono celebrate nozze sacramentali. E la leggerezza, per molti, anche d’approcciare ad unioni ritenute veno vincolanti, spinge ad optare, in ultima analisi per i soli effetti civili. Tanti i motivi di contrazione di quello che un tempo veniva ricordato come giorno Unico! Paura di un legame, timore di non farcela a portare avanti un impegno, insicurezza nella scelta definitiva di un unico partner: tra svariate motivazioni, quella che non regge la sfida, la capacità d’amare, come impegno di una vita altruistico. Perchè l’amore non è possesso o schiavitù dell’altro, bensì completamento del proprio sè. Almeno nell’ottica cristiana, che vuole i due complementari in un progetto di vita comune. Almeno, fino a qualche decennio fa, era così: ed il matrimonio, non solo istituzione, quanto anche convenienza sociale o inevitabile connubio per la riproduzione della specie. Oggi, in frantumi querll’indissolubilità, contrae persino i tempi del divorzio breve. Ma se sotto il profilo civile, a forza di carta bollata, in men che non si dica i coniugi possono sentirsi affrancati dall’impegno assunto, qualora decisono la separazione, in tempi risicati, per il matrimonio sacramantale, diventa un po’ più complessa la situazione. Tante unioni, sono però viziate sul nascere ed a queste oggi la Chiesa di Papa Francesco guarda con maggiori aperture, invitando ad esaminare i singoli casi ed invitando a celerizzare, laddove venisse chiamata in causa la nullità, quei tempi un tempo biblici per la libertà dal vincolo!