Roccapiemonte: La bellezza dell’Arte contro ogni forma di violenza a Palazzo Marciani

 Domenica 19 ottobre, ore 19,30 a Palazzo Marciani, un’altra tappa di Cuore di Donna, evento itinerante ideato dall’artista italo-argentina Gladys Mabel Cantelmi, tra le iniziative che l’A.Mu. Do- Pace e Giustizia porta avanti. L’ associazione multietnica di donne per la pace e la giustizia, onlus, fondata nel 2004, attiva nel campo dell’arte, della cultura, dello sviluppo sociale nazionale ed internazionale. A questo scopo iniziative, con il solo obiettivo di migliorare la comunicazione attraverso il linguaggio inter sociale ed internazionale  dell’ “Arte”, tra note  di Solidarietà”. Cuore di Donna, per difendere la dignità della donna e dei più deboli. Il cuore rappresenta da sempre la culla dell’anima (se non vive il cuore non c’è più vita, perché il soffio vitale si annida lì );  simbolo, inoltre, di sensibilità fine e sentimento profondo  (“te lo dico col cuore”) e di intuizione (“me lo dice il cuore”). Si tratta poi di un muscolo, dunque, corpo-mente-spirito con le caratteristiche “raffinate” del genere femminile. Artisti, senza distinzione di sesso, età, religione o nazionalità,  attraverso il linguaggio universale dell’arte in tutte le sue sfaccettature, si esprimono denunziando, sottolineando o apprezzando ogni aspetto (positivo o negativo) della società,  sulla base del trattato internazionale sui diritti umani  e relativo alla donna, e al suo ruolo. Uomini e donne uniti per celebrare la figura della donna nella storia dell’umanità come punto cruciale della vita familiare e sociale di cui modelli consequenziali;   così dando voce alla parte più debole della popolazione (donne-bambini-anziani-emarginati) che vergognosamente, nel XXI secolo, subiscono  fame ingiustificata,  umiliazioni, maltrattamenti, violenza fisica e psicologica, discriminazioni e quanto altro di vile possa esistere. Il progetto mira fondamentalmente alla prevenzione, piuttosto che alla soluzione, senza dimenticare che quest’ultima è inesorabilmente necessaria per contrastare la cruenta “franchigia” di coloro che sono da ritenere assolutamente fuori dai canoni sociali e addirittura umani. In apertura della manifestazione, patrocinata anche dal nostro quotidiano, un convegno con referenti istituzionali, a supporto della collettiva artistica a tema, che vede circa 20 Paesi coinvolti.