Lourdes tra fede e lavoro!

 

Dall’inviato il Direttore Rita Occidente Lupo

Tanti giovani a Lourdes. A cantare, pregare, aiutare gl’infermi…ed a cercare lavoro! “Sono venuta qui da Palermo con l’intera mia famiglia da due anni- rivela Veronica, che gestisce un negozio di dolciumi prima del Santuario.- Mio fratello, pizzaiolo a Casa Italia; mia sorella, impegnata alla reception del Salus; mia madre, con mansioni di pulizie in Hotel. Da noi, in Italia, nessun lavoro! Qui abbiamo riacquistato gioia, perchè viviamo dignitosamente da stagionali. A Lourdes ormai siamo in tanti: forse non c’è in tanti la fede, ma solo il bisogno di trovare impiego. Qui occorrono italiani capaci di stare a contatto con turisti e pellegrini.” “Non mi lamento, ho 31 anni e da portiere di notte riesco a lavorare- aggiunge Davide palermitano.- Tornare in Italia a fare cosa? Qui si lavora e si puo’ anche cambiare e spostarsi da una parte all’altra. Mi rendo conto della crisi che c’é anche qui, ma in linea di massima riusciamo a lavorare!” Insomma Lourdes  terra benedetta anche per chi é disperato, perché la disoccupazione l’attanaglia. Dunque, il f

enomeno della fede, passa in secondo piano per molti, giacchè prioritario occuparsi. “Anche perché abbiamo tanti diritti qui, che non conviene perdere- conclude Veronica. -Nella stagione autunnale, purtroppo Lourdes si spopola, per riavviarsi in primavera, ma corsi di formazione ed altre incombenze ci fanno ingannare il tempo! Speriamo che la crisi non allunghi lo sguardo anche qui, contraendo i nostri ruoli. C’é, lo sappiamo, ma ancora si riesce a reggere contrariamente ad altri luoghi. Ritrornare in Italia? Lo facciamo a Natale. Un po’ mi manca la mia città, perché no, ma il fatto d’esser qui con tutti i miei familiari, mi rende meno gravoso il distacco. C’é chi viene  senza fede, solo per un impiego e chi invece di fede ne ha tanta da porla al servizio del prossimo: a Lourdes, tutti i colori sotto il cielo!”