Napoli: invivibile Vomero, tra Via Case Puntellate e Discesa Lacco, Vico Acitillo

Bianca Fasano

C’è chi, per andare al lavoro, a piedi, passa per questo percorso di “Vico Acitillo”, cercando di sfuggire alle auto che, senza minimamente preoccuparsi dei pedoni, vi passano a velocità sostenuta. Anche auto di grossa cilindrata, le quali occupano praticamente il vicolo per intero e se non si sta attenti, ti passano sui piedi. Sì, perché i conducenti non sembrano rendersi conto del fatto che si tratta di una stradina su cui affacciano tante e tante case e botteghe. Una stradina su cui gli abitanti debbono anche trovare lo spazio per stendere i panni, in quanto nelle loro case, di spazio, non ve n’é. Serrati nelle stanze, con aperture piccolissime e porte super sprangate a causa del timore dei ladri, chi abita su quella “via” non può neanche uscire di casa senza il rischio che un’auto si porti via loro, eventuali carrozzini di bimbi, o il portoncino aperto di corsa. Sembra proprio che in Italia, a Napoli, si sia deciso che vi sono persone destinate a vivere bene, altre meno ed infine quanti, per vivere, si debbono ritagliare gli spazi e debbono anche contenderli alle macchine.

Ma la stradina è comoda, tanto che, nel caos della città di Napoli, laddove lo splendido litorale “e’ stato liberato” dal “25 di aprile” del nostro sindaco, e non si sa più dove passare con le automobili a causa di cento divieti, sono molti gli autisti che la conoscono e la percorrono sin dalle prime ore del mattino. Automobilisti che in questi giorni hanno letteralmente “bestemmiato i santi”, vedendola momentaneamente chiusa al traffico per lavori. Laddove, invece, i “legittimi proprietari”, felici della momentanea calma, si sono affacciati alle loro case sperando dentro di loro che gli aggiusti durino molto. Arriva anche il caldo e certamente quelle case, anche se munite di qualche condizionatore d’aria (che la preleva nel vicolo, tra i gas di scappamento di auto e motociclette), d’estate debbono essere davvero un forno.

Ma, cosa importa? A Napoli c’è il litorale “liberato”, laddove chi abita nelle vicinanze può percorrerlo in bici ed i turisti possono dire meravigliati: -“Che splendido paese è questo!”. Sempre, però, che non cerchino di percorrerlo in bus, in metropolitana o in taxi, in quanto, facendolo, non potranno non notare come sia praticamente impossibile per  “la popolazione attiva”, vivere un giorno sereno. Non sarò il caso di ricordarsi che non esistono cittadini di serie a, b, c, d, effe?

Di qualcosa deve essersi conto anche il Comune di Napoli se, come si può leggere anche sul sito del Comune di Napoli: “fino a settembre 2014 non saranno in vigore i dispositivi di limitazione al traffico e sono previste due domeniche ecologiche al mese, la prima e la terza domenica del mese, dalle 9.30 alle 13.00“. Ecologiche, sì, le domeniche, anche per chi abita in vico acitillo. Forse. E intanto, per muoverci in Napoli si è costretti a divenire sempre più tecnologici, utilizzando una “Applicazione mobile“ allo scopo di localizzare i dispositivi di traffico del comune di Napoli. Certamente, in quanto, per percorrere la città, dobbiamo essere ben informati sulle  ZTL, sui varchi e i parcheggi,  sullo stato delle linee di trasporto pubblico e su quello del traffico in tempo reale.

D’altra parte: tutto grasso che cola se gli automobilisti locali o stranieri sbagliano un varco: le multe sono una gan bella cosa per il comune di Napoli.
Mentre a Vico Acitillo, tra breve, fatti gli aggiusti, le auto ricominceranno ad imperare sui pedoni senza curarsi di nulla, come se alla guida di queste vi fossero dei robot e non gente comune che, appiedata. risulti anch’essa „pedone“.