Salernitana, ancora una prestazione incolore in Toscana

Maurizio Grillo

Dejà vu. La Salernitana è riuscita nella non certo edificante impresa di far peggio dell’obbrobriosa prestazione di Grosseto in quel di Prato. E’ inspiegabile come i granata, quando arrivano sul più bello e devono cambiare marcia, stecchino le gare all’apparenza più abbordabili. Era successo allo “Zecchini” e la storia si è ripetuta al “Lungobisenzio”: nulla è scontato, specie nel calcio. I ragazzi di Gregucci sono stati dei fantasmi: i lanieri, reduci da quattro sconfitte di fila con ben tredici gol al passivo, hanno vinto senza fare nulla di trascendentale, siglando tre reti in meno di un’ora. I rammarichi si alimentano ulteriormente se si pensa che, nonostante la pessima prova disputata, i granata abbiano quasi rischiato di pareggiare la gara. Ah, se la squadra avesse giocato con la giusta cattiveria! La squadra non è in grado di reggere mentalmente le pressioni: i granata credevano di fare un sol boccone del Prato e sono rimasti a bocca asciutta. E’ davvero impresa ardua provare ad indicare qualcuno sopra la sufficienza: i migliori sono stati Gori e Ginestra. Il Cobra, al rientro dopo una lunga assenza ed autore del gol del momentaneo 3-1, ha ravvivato l’asfittico attacco campano grazie alla sua esperienza negli ultimi sedici metri. Il suo buon scampolo di gara disputato lascia ben sperare in ottica futura. Non ci sono alibi per giustificare una sconfitta che peserà non poco sulla posizione che avrà la squadra nella post season, ammesso che si riesca a conseguire la qualificazione. La Salernitana è al nono posto a +4 sul Grosseto: avrebbe del clamoroso finire al decimo posto, ma non sarebbe ipotesi remota considerato il calendario di granata e maremmani. I granata hanno fatto una frittata dalle proporzioni inenarrabili: il ko di Prato ha complicato tutti i piani. Ora sarà necessario rimboccarsi le maniche e dare il tutto per tutto nei prossimi 180’. Richard Nixon diceva che “è necessario imparare a sopravvivere alle sconfitte perché è in quei momenti che si forma il carattere”. L’auspicio è che la Salernitana, che ha lasciato sei punti sul campo tra andata e ritorno al Prato, possa trarre insegnamento da questa massima per riprendere adeguatamente il proprio cammino.