Valle dell’Irno: tradizioni pasquali

Anna Maria Noia

 Abbondano nel territorio della Valle Irno – e non solo, ma anche nell’Agro – peculiari tradizioni legate alla Pasqua e ai riti di primavera: tra queste ricordiamo in primis il Fistone (grande festa) a Spiano, frazione di S. Severino – in atto il venerdì delle Palme – i famosi “Misteri” a Bracigliano e la processione dei “Paputi” incappucciati a Sarno, il venerdì santo. Completano poi il quadro numerose e variegate, particolari, disparate vie Crucis sparse nel comprensorio; tra tali occasioni di religiosità e pietà popolare certamente la più originale è stata quella attuata nell’altra frazione sanseverinese di Costa, dove il 4 aprile il tema della Passione è stato sviscerato tramite quattordici stazioni con le riflessioni sulle mafie scritte da don Tonino Palmese – responsabile dell’associazione “Libera”. Altra via Crucis molto interessante, si terrà lunedì 14 aprile prossimo ad Oscato – dalle 19: il tutto, organizzato dal sodalizio “S. Clemente”, in collaborazione con il nuovo e giovane parroco don Alfonso Gentile. È solerte la preparazione di questo appuntamento da parte dei residenti, che vi stanno infatti lavorando da tempo; la sacra rappresentazione avverrà in abiti d’epoca per le vie dei casali. Tutti stanno approntando la manifestazione alacremente.“Vi aspettiamo in molti per vivere questo momento forte che ci prepara alla Pasqua – dichiarano gli organizzatori. Che ringraziano le istituzioni locali per il forte apporto ed appoggio loro concesso. La gratitudine è espressa nelle parole di Dario Landi (“S. Clemente”) che ha supervisionato il tutto. Un altro retaggio antropologico ed etnografico rilevante di S. Severino è senz’altro il mito del Fistone, a Spiano: prima della caratteristica processione che percorre tutte le vie del paese – molto sentita e antica – il venerdì prima della domenica delle Palme si preparano le gustose polpette di baccalà, ricetta segreta tramandata di madre in figlia e di donna in donna. Anche alcune leggende fanno parte dell’evento demologico: in particolare si dice che la Madonna addolorata venerata adesso a Spiano sia uguale al simulacro della Vergine festeggiata il 15 settembre nella frazione Lombardi; di qui tutta una serie di ritualità. Molto tipica è la “scontrata” di Bracigliano, accompagnata dai cosiddetti “Misteri”: la Madonna procede verso il cataletto del figlio morto, in un’atmosfera di arcani e antichi canti bizantini. La sera del venerdì santo, inoltre, sempre a Bracigliano si accendono i fuochi propri dei “Misteri”. Infine, grande attenzione è rivolta all’alimentazione di questo periodo: trionfano su tutto le pastiere di grano e di riso e i “vuccilli”, con una simbologia allusiva di fertilità.