A Frosinone la capolista sembrava la Salernitana

Maurizio Grillo

Il Frosinone si è salvato nuovamente in zona Cesarini, evitando una sconfitta che sarebbe stata ultra meritata. Nel match clou del Matusa, le parti si sono invertite: la Salernitana ha giocato col piglio della capolista ed il Frosinone ha giocato il ruolo della squadra appena dentro la zona play off. I granata hanno annichilito l’avversario con una prestazione magistrale: è stato un peccato portare a casa un solo punto. La gara disputata in terra laziale è la fotografia di questa stagione: i ragazzi di Gregucci hanno dimostrato d’avere grandi potenzialità, di non sfigurare con nessuno, ma, giunti sul più bello, non sono riusciti a raccogliere i frutti della mole di lavoro effettuata. Se alla vigilia dell’incontro avessimo dovuto commentare un 2-2 finale, avremmo accolto il risultato con letizia: non possiamo comportarci altrettanto dopo aver analizzato lo svolgimento di una gara in cui la Salernitana è stata padrona assoluta. La differenza tra ciociari e campani è risieduta nella diversa capacità di concretizzare le occasioni create. Gli uomini di Stellone hanno segnato in due delle quattro azioni offensive pericolose complessivamente concesse dalla Salernitana alla prima della classe, mentre i ragazzi di Gregucci hanno sciupato a ripetizione palle gol a iosa ed alla fine questo ha inciso sul punteggio finale. Il 2-2 è giunto a partita conclusa: quando Viola ha superato Gori, i quattro minuti di recupero erano scaduti. L’errore madornale commesso dall’arbitro può decidere le sorti della stagione: potrebbe sia consentire al Frosinone di aggiudicarsi la promozione in B, sia relegare la Salernitana ad un posto poco edificante in zona play off o addirittura estrometterla dalla post season. Sbaglio della giacchetta nera a parte, i campani avrebbero dovuto difendere meglio il prezioso ed inaspettato vantaggio colto con Gustavo, l’uomo dei gol in extremis. Stavolta la perla del brasiliano non è valsa una vittoria: il rammarico è enorme. La Salernitana ha da recriminare molto per il gioco espresso lungo tutto l’arco dell’incontro: la zona Gregucci stavolta non ha arriso ai colori granata. Dopo il pari in terra laziale, i campani sono retrocessi al nono posto: i prossimi scontri che attendono la squadra saranno un crocevia fondamentale per il futuro di questa stagione sfortunata.