Riceviamo e Pubblichiamo: Brescia, Stamina presso gli Spedali Civili

Al Presidente Commissione Sanità Fabio Rizzi,  Sono Francesco d’Andria presidente del comitato art. 700 dei pazienti in lista di attesa per la cura Stamina presso gli Spedali Cvili di Brescia. Ho urgenza di denunciare quanto sta accadendo in queste ore presso il detto Spedale in cui si appalesano gravissime irregolarità e illeciti circa il rispetto delle liste di attesa. Come ben sa siamo circa 150 i pazienti, con patologie gravissime, a rischio vita, senza alternative terapeutiche,  collocati in una lista di attesa bloccata da aprile 2013, da quando, oltre i primi 40 pazienti, non è stato fatto accedere nessun altro al detto trattamento. Sono 12 mesi che il vostro/nostro ospedale lombardo ci illude e ci vessa sia con lettere e comunicazioni di repentina ripresa di scorrimento della lista e sia con richieste continue di chiarimenti ad ottenersi con continui e faticosi e costosi ricorsi in tribunale. Un milione di euro per spese legali è costato l’ufficio legale degli Spedali bresciani contro di noi, contro le famiglie, contro la vita dei nostri figli: ci siamo ritrovati in un lager dove non vi è scampo, nessuna possibilità di vedere riconosciuto il diritto alla cura sancito dalle nostre sentenze. le istituzioni tacciono – I media pure – E mentre si lotta, si soffre, si muore, letteralmente “si muore”, cosa accade? All’ultimo arrivato gli è stato permesso di entrare in cura: collocato al 146° posto in lista di attesa, con una sentenza di dicembre, in piena fase di reclamo, al paziente viene acconsentito di accedere alla cura Stamina con l’operazione di estrazione di materiale biologico da donatore , il cosiddetto e famoso carotaggio. Ma non finisce qui: in attesa che si possano coltivare le cellule, al paziente, lunedì prossimo,  sempre in sfregio alla lista di attesa, gli Spedali permetteranno che gli sia somministrata la prima infusione di cellule da donatore terzo. Non crede che sia veramente troppo da sopportare per tutti noi abbandonati da 12 mesi in lista di attesa? Non pensa che sia l’ennesima odiosa beffa a danno di chi ancora crede nelle regole? Ha idea dell’apice della frustrazione  e dell’esasperazione che stiamo vivendo in queste ore? non crede che sia ora di finirla con tutte le irregolarità e abusi? Non è arrivato il momento di fare le cose per bene, di esigere il rispetto delle regole, di esigere che i pazienti vengano chiamati regolarmente secondo il loro posto di lista di attesa? Non intervenire significa soprattutto essere complici di alimentare la rabbia, la disperazione, la guerra che state innescando tra poveri malati e il possibile caos che provocherete: si il caos. Quel caos che mentre da una parte è quello che gli Spedali vogliono ottenere per trovare l’ennesimo alibi per bloccare i trattamenti Stamina, compito, che voi istituzioni lombarde, avete demandato al ministro e al governo, dall’altra vedrà le famiglie e i loro pazienti accorrere agli Spedali Bresciani e tentare di entrare in trattamento con ogni mezzo: proprio con le stesse modalità in cui il paziente 146° è riuscito a forzare il blocco dimostrandoci che non servono sentenze o procedimenti legali, ma è la forza e la caparbietà che può risolvere il problema. Vuole questo? vuole che tutti noi accorressimo ad emulare il detto familiare del paziente? Vuole vedere pazienti disperati provenienti da tutta Italia  presentarsi al pronto soccorso piuttosto che agli uffici ammnistrativi con la seria intenzione di non andarsene fin quando non riusciranno ad ottenere ciò che un giudice circa 12 mesi aveva ordinato? Confido veramente nel suo interessamento, quale Presidente della Commissione Sanità Lombarda, che si adoperi al ripristino della legalità e delle regole delle liste di attesa e dello sblocco della stessa . La ringrazio a nome di tutti i pazienti del comitato. Distinti saluti Brescia, 1 Marzo 2014

Comitato Art. 700 Il Presidente Francesco D’Andria