Caserta: bambini chiedono sindaco più spazi verdi

Domani alle 11, a bordo della quarta carrozza del convoglio ambientalista, i dati sulla qualità dell’aria in città e dell’inquinamento acustico. Più spazi verdi attrezzati per giocare e trascorrere piacevolmente le proprie giornate dopo la scuola; più aree pedonali dove poter passeggiare senza l’incubo delle auto. È ciò che hanno chiesto i bambini e i ragazzi in visita in questi giorni al Treno Verde, la storica campagna di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che ha fatto tappa a Caserta per monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico, fare il punto sulla mobilità in città e denunciare per l’ennesima volta le mancate azioni di bonifica nell’area dell’ex Sin del Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano. Il Treno Verde ha aderito questa mattina alla sfilata di Carnevale in programma in città proprio per chiedere che il giardino dell’ex asilo di Via Barducci diventi nuovamente uno snodo di aggregazione e socialità e che il Macrico sia sottratto alle speculazioni per essere convertito in Parco cittadino: un modo concreto di intervenire sulle politiche pubbliche privilegiando soluzioni innovative che mostrino attenzione nei confronti dei cittadini. Il Treno Verde si è voluto fare portavoce delle richieste arrivate dalle centinaia di bambini e ragazzi che tra venerdì e sabato hanno visitato le carrozze del convoglio ambientalista portando con loro le proposte per una città più sostenibile e più attenta alle esigenze di socialità, con più spazi di aggregazione ma soprattutto di verde, di luoghi all’aperto dove fare attività sportiva, ricreativa. Una richiesta supporta anche dai dati del XX rapporto “Ecosistema Urbano” di Legambiente che vede Caserta ancora sotto la media italiana delle aree verdi fruibili per i cittadini (13 metri quadrati per ogni abitante contro la media italiana di 15). Una risposta concreta potrebbe arrivare proprio dalla riconversione del Macrico. “Continuiamo a ribadire la necessità della destinazione urbanistica F2 perché il Macrico deve essere un parco urbano non edificabile e lontano da interessi speculativi di qualunque genere e che, quindi, che impedisca l’edificazione di costruzioni residenziali – dichiara Gianfranco Tozza di Legambiente Caserta. Ancora una volta, con l’occasione del Treno Verde in città ci appelliamo di nuovo alle istituzioni, in primis all’amministrazione comunale, perché Caserta non può più attendere e alle parole devono seguire i fatti, a partire dall’attivazione del fortissimo partenariato istituzionale, economico e sociale ipotizzato dall’ambizioso progetto dei comitato. Infine, per l’ipotesi del parco aerospaziale, riteniamo che il cuore del Macrico debba restare quello della socialità cittadina come già proposto, mentre il progetto della Confindustria Caserta ben si allocherebbe in una cava dismessa a ridosso della città, come la cava Luserta di circa 40 ettari”. Il punto sulla tappa del Treno Verde a Caserta è in programma domani, alle ore 11 a bordo della quarta carrozza del convoglio ambientalista in sosta al binario 6 della stazione centrale.  Dopo 72 ore di monitoraggio in via Roma, effettuato dal Laboratorio mobile Qualità dell’Aria di Italcertifer, saranno presentati i dati relativi all’inquinamento acustico e alla qualità dell’aria in città. Interverranno: Serena Carpentieri, responsabile Treno Verde di Legambiente; Antonio Gallozzi, direttore di Legambiente Campania; Gianfranco Tozza, Legambiente Caserta e Luca Ricciardi, responsabile laboratorio qualità dell’Aria di Italcertifer. A seguire, inoltre, ci sarà un aperitivo offerto dal Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala campana Dop che quest’anno viaggia a bordo del Treno Verde nell’ambito della campagna “Campania, la Terra dei Cuochi”, lanciata da Legambiente per tutelare i prodotti agricoli di qualità della regione alla presenza di Antonio Lucisano, direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop.