Svizzera: stop immigrazione di massa!

di Rita Occidente Lupo

Un testa a testa, che ha tenuto sospesi in un pomeriggio domenicale allagato, guardando oltr’Alpe. La Svizzera ha bocciato il referendum sulla circolazione immigrata, creando perplessità dell’UE, per il libero scambio previsto.  Quote annue, percentuali con tetti massimi anche per frontalieri. Vittoria, seppur risicata, del partito di destra, antieuropeista che potrebbe, a detta del presidente europeo Martin Schilz, essere una cartina al tornasole, in vista delle imminenti elezioni. Un asso nella manica che i populisti potrebbero estrarre al tempo opportuno, accreditando consensi per i responsi europei. Anche se il voto a mosaico, il risultato finale quel che conta. La Svizzera non farà sconti di sorta, attivando dalle prime battute revisioni su permessi di soggiorno anche per avvicinamento al coniuge ed asilo politico: il tutto, nell’esigenza del Paese anche sotto l’aspetto del fabbisogno nazionale. Su 8 milioni d’abitanti, solo il 23% straniero. Da rinegoziare i trattati finora stilati. La terra cantoniera richiude le frontiere, spalancate da sempre a quanti già in passato, riversati in cerca occupazionale. O stanziati con l’anima gemella. Un passo decisivo anche in materia d’aborto, con un secco no al finanziamento, stimando una scelta personale, l’interruzione gravidica. Alla Svizzera, nei prossimi giorni, si guarderà con maggiore attenzione in quanto, se finora stimata la cittadella del benessere non solo capitalistico, ora da scrutare in funzione dei prossimi scenari europeisti, che lo scacchiere del vecchio continente, porterà in dote alle prossime elezioni!