Eboli: maltempo, Amministrazione chiede stato calamità naturale

La Giunta Comunale – con delibera n. 39 del 30 gennaio 2014 – su proposta del Sindaco e dell’assessore alle Attività Produttive, ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale alla Regione Campania e al Dipartimento della Protezione Civile, per gli ingenti danni provocati dal maltempo nelle ultime settimane, che presumibilmente ammontano a diversi milioni di euro. Difatti, le insistenti e continue piogge sul territorio comunale dei giorni 20, 21 e 22 gennaio hanno provocato danni alla rete viaria, alla viabilità urbana principale, alla rete fognaria pubblica e privata, alle produzioni agricole ed agli allevamenti zootecnici. In particolare, l’esondazione del fiume Sele e dei canali Lignara, Olmo e Radica del Consorzio di Bonifica in Destra del fiume Sele hanno provocato: l’allagamento dei terreni agricoli, danni alle serre, agli impianti, alle apparecchiature ed alle attrezzature delle aziende della Piana del Sele. Si sono, inoltre, registrati degli straripamenti del canale che costeggia la Strada Provinciale 195 che attraversa il territorio comunale, in particolare in località Santa Chiarella e Pezzagrande. Seri anche i danni alla rete viaria, la pioggia continua ha eroso il sottofondo stradale provocando numerose buche, e dunque, incidenti e danni alle autovetture. A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “I danni registrati nella nostra Piana del Sele sono stati davvero significativi, e richiedono un intervento di aiuto straordinario. In considerazione dell’eccezionalità dell’evento, e per andare incontro alle attività che operano nel settore zootecnico ed agricolo che più pagano le conseguenze del maltempo, abbiamo ritenuto opportuno chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale, nella speranza che possano giungere i fondi necessari a porre rimedio ai danni subiti”. “Stiamo anche lavorando – dichiara l’assessore alle Attività Produttive e Turismo Francesco Bello – per farci promotori di una delibera sovracomunale, attraverso cui chiedere alla Regione Campania e alla Protezione Civile, un più sostanzioso stanziamento di fondi per fronteggiare il dissesto idrogeologico, per il quale da tempo non si registra alcun intervento. La bonifica della Piana del Sele è ferma da cinquant’anni e occorre procedere con sistematici interventi di adeguamento dei canali”.