Roccapiemonte: presentato libro “La madre di Ettore”

Una vita connotata dalla difficoltà di gestire la disabilità. Il disagio psichiatrico, che comporta un costante atteggiamento protettivo e teso ad educare, coi limiti che la patologia comporta. Spesso soli, dinanzi ad un’incomunicabilità in una società che, nella fretta di correre, lascia a latere, l’assistenza sanitaria adeguata a chi vive, sulla propria pelle, ogni giorno, il dramma della diversità. “La madre di Ettore” libro che Rita Francese, graffia in un’autobiografia che lancia segnali di solitudine, invitando alla solidarietà, Presentato a Palazzo Marciani dall’Associazione Fedora, presieduta da Gaetano Fimiani e “Rosa Aliberti”, presieduta da Mario Pagano, che ha interloquito con l’autrice nel corso della serata, che ha registrato anche la lettura di brani letti da Mimma Virtuoso. La crescita di un fanciullo, oggi ragazzone, apparentemente senza problemi, attraverso le pieghe di un’incertezza anche genitoriale, in un approccio familiare, messo a dura prova nell’esclusività educativa. Il protagonista della fatica letteraria, Oreste, oggi ventenne, pseudonimo Ettore, a suo attivo con genitori uniti e pronti a rinnovargli costantemente il proprio affetto, senza compromessi. E di questo, chi soffre sulla propria pelle il disagio psichiatrico, ha bisogno, per la spiccata sensibilità che gli consente d’avvertire il calore umano, anche attraverso il semplice gesto di una stretta di mano o di una pacca sulla spalla!