Cava de’ Tirreni: tavolo permanente Ospedale

L’intervento del dott. Di Domenico è forse l’unico che stona rispetto al coro di chi, probabilmente, ama intervenire puntando al: “Salviamo i “100 posti”! Anzi, incrementiamoli!”.  Il referente del gruppo Sanità cava5stelle condivide la posizione del personale medico e paramedico confermando la loro “eroica” prestazione e operatività. C’è tanto ottimismo, però guardando in faccia la realtà ci ritroviamo ancora a “Posti letti” ZERO nonostante le promesse fatte. L’ospedale di Cava non esiste più e questo non lo diciamo per creare “allarme”, ma l’ha stabilito la regione e, giusto per informare chi siede al tavolo e probabilmente non si è ancora reso conto, la Sanità a Cava de’Tirreni dal punto di vista di competenza “territoriale” risponde alla regione Campania. E allora una delle domande rivolte ai presenti è stata: “Perché al tavolo non c’è un rappresentante della regione?”. Interlocutore indispensabile perché di competenza. Cava de’ Tirreni è una delle poche situazioni dove una stessa unità ospedaliera, è divisa in due “strutture” che devono funzionare come coordinamento (“Sanità Ospedaliera” all’università e “Igiene Mentale” ancora in ambito ASL). Fermo restando la volontà di tutti, noi compresi come cittadini e attivisti del cava5stelle, del sindaco, dei nostri amministratori e delle associazioni rappresentate al tavolo, di salvare l’ospedale, il problema reale e primario rimane, anche se si è parlato in maniera tangente, della struttura. Come possiamo ipotizzare un accreditamento europeo del nostro Ospedale?. L’ospedale rispondere alla normativa Europea? La risposta è NO! Attualmente esiste un solo ospedale (quello di Sarno, costruito dopo l’alluvione) tutti gli altri, compreso il “Ruggi”, lavorano in deroga. Lavorando in deroga si può intervenire sulla struttura e adeguarla. Ristrutturare e accreditare un convento del 1500 per cui rientrare nei parametri della normativa è un sogno … vera utopia! Il cava5stelle, guarda la realtà, e si allontana da proclami che “profumano” di propaganda elettorale, il cava5stelle propone e spiega, senza mezzi termini, che è più semplice adeguare la parte “nuova” dell’ospedale, dove si focalizza la proposta di progetto, valorizzandola e adeguandola ai parametri di accreditamento europeo. Le promesse e i sogni decantati in questi anni sapete dove ci hanno portato? La risposta è: “Seduti intorno ad un tavolo il 22 gennaio 2014… con promesse alla mano e speranza davanti agli occhi”. E guardarci alle spalle? Risposta: “Nulla di nuovo, posti letto Zero!” Ci ritroviamo con un ospedale che grazie alla burocrazia e alla politica sta lentamente spegnendosi … impolverandosi … allontanandosi sempre di più dai parametri di accreditamento … basti guardare le condizioni della struttura e delle tecnologie, di cui sottolineava l’arcaica esistenza il dott. Viggiani con riferimento all’apparecchiatura per la TAC. Noi chiediamo di ridare dignità al lavoro degli operatori e sicurezza alle esigenze dei pazienti e cittadini. L’intervento è stato chiuso evidenziando il lavoro degli operatori definendoli “Professionisti che ci possono solo invidiare.”Al termine del tavolo il dott. Di Domenico, in rappresentanza del cava5stelle, ha consegnato nelle mani del dott. Viggiani la documentazione della idea-progetto “Piattaforma di Emergenza medico-chirurgica e stabilizzazione” e della proposta di istituzione di una “Casa della maternità” sul territorio metelliano, proposte queste già nelle mani dell’amministrazione cavese.  Lo stesso dott. Di Domenico, a nome del cava5stelle, si è reso disponibile ad un incontro di approfondimento. Cava5stelle