Riceviamo e Pubblichiamo: La difficile vita dei bimbi di oggi

Gentile Direttore, scrivo questa nota per sottoporLe il disagio mio ma che sono sicuro essere di molti genitori e Bambini, lo faccio oggi nel giorno in cui i giornali riportano la notizia della solita visita del nostro amatissimo Sindaco presso il reparto di pediatria dell’ospedale Ruggi d’Aragona, cosa indubbiamente nobilissima. I bambini vanno sempre tenuti nella massima considerazione rappresentano il futuro e la speranza dei genitori, bisogna accertarsi che abbiano una infanzia serena ed una educazione alla vita appropriata, gli elementi attraverso cui raggiungere questi obiettivi sono molteplici, uno dei più importanti è una corretta socializzazione sin dai primi anni di vita.

Ed ecco che allora mi s’impone una riflessione, quando ero Io un bambino mio nonno (poche volte per la verità a causa della prematura morte) mi accompagnava presso “le giostrine che furono” ubicate in adiacenza al vecchio Jolly Hotel, ricordo che quello era un vero e proprio “paradiso in terra” per i bambini, c’erano, vado a memoria, un campetto di calcio, le vasche di sabbia, l’altalena (più di una), scivoli vari ed altri dei tipici giochi da parco per bambini, oggi tutto questo non c’è più senza voler esplorare, in questa sede, e capire il perché, dico semplicemente una cosa: veramente si crede che dalla Baia al Forte La Carnale (dove è ubicato il più vicino parco giochi per bambini) in una “città europea” come Salerno non debba esserci uno solo (uno) parco giochi per bambini? Una mamma sola, casomai con due o tre bambini, più o meno piccoli, come fa a portare i bimbi a torrione per fargli passare un pomeriggio di divertimento e socializzazione con gli altri bambini?

La cartina di tornasole del ragionamento che faccio è data dal fatto che in estate la piazza centrale della Villa Comunale adiacente al teatro Verdi diventa l’unico e solo sfogatoio per bambini, e lì che i piccoli vanno in bici, in skateboard, giocano a pallone si rincorrono e quant’altro, c’è solo un problema che quello non è certo uno spazio funzionale a questo tipo di utilizzo, infatti, non si deve calpestare il prato (ci sono i vigili) non si deve andare in bici (ci richiamano i vigili) non si deve giocare a pallone (lo sequestrano i vigili) praticamente i bambini possono esserci a patto che non facciano i bambini.

Per la verità c’è anche un altro spazio “la Rotonda”, o meglio Piazza Flavio, Gioia che il pomeriggio diventa un campo di calcio, inutile dire che lì i problemi sono ancora maggiori essendo  la piazza circondata di negozi.

La location del lungomare era perfetta perché vicino al mare, si sa quanto è salubre e faccia bene l’aria di mare (o almeno di quello che ne rimane, del mare), il luogo era facilmente raggiungibile anche da chi abitava a piazza della concordia o sul corso, grazie a quella grande area pedonale che è il lungomare, per la verità c’era anche un po’ di parcheggio, e soprattutto i bambini erano liberi di essere tali.

Naturalmente, non essendo uno sprovveduto, mai avrei preteso che i nostri illuminati amministratori arrestassero l’avanzata in Europa di Salerno, per le sciocche esigenze di qualche bambino, mai avrei preteso che la piazza più grande d’Europa non potesse essere tale per salvare un parco giochi per bambini retaggio, per giunta, di quando Salerno non era quasi niente, tuttavia, la domanda resta: può una città che avanza spedita alla conquista dell’Europa dimenticarsi dei suoi cittadini di domani?

Io credo di no, urge, quindi che l’amministrazione porti in Europa anche i Bambini, individuando uno spazio, in centro, adeguato alle loro esigenze, che si sommi a quelli già disponibili in altre aree della città.

I bambini non possono crescere di sole ludoteche (private, ed oggi tanto di moda), play station, peppa pig e altre finzioni ma hanno bisogno di giocare all’aperto, sporcarsi nella sabbia, scivolare sugli scivoli, ondeggiare sulle altalene giocare a pallone, e fare tutte quelle attività che a noi bambini di un tempo una città che era quasi niente ed anche un po’ cafona ci ha consentito di fare.

Mi scuso se ho trattato un argomento che ai più può sembrare secondario rispetto ad altri e ben più gravi problematiche ma sono convinto che è importante, anche, questo aspetto della vita di una comunità.

Amedeo Monaco