Gelosia partenopea!

di Rita Occidente Lupo

Amore made terzo millennio, senza più il marchio fedeltà. A Casoria, un singolare contratto post nuziale, tramutato in una scena otellesca. Dinanzi al notaio, moglie perplessa sulla fedeltà coniugale, indecisa tra il marito del “sì” e l’amante più giovane, ha sottoscritto stipula, in attesa di far chiarezza dentro se stessa. Ad un primo acchitto, i due uomini consenzienti, ma poi il marito, ha cacciato fuori il suo orgoglio di maschio ferito e, dinanzi all’atteggiamento molto ammiccante della partner, nei confronti dell’altro, ha infranto ogni patto legale, lasciandosi andare ad una vera e propria escalation d’ira. La coniuge, pestata e soccorsa all’ospedale. La notizia ha invitato tanti a riflettere sulla “modernità” di certe situazioni, in corso matrimoniale. Per chi, di salde origini partenopee, ritiene la consorte, indissolubilmente legata a sè, come nel giorno del sì, per una vita e chi, invece, fa i conti con la propria gelosia, riuscendo ad accettare anche che la coniuge possa venir meno al patto nuziale. Che neanche un atto notarile, può modificare! Resta da capire sempre più fino a che punto, la gelosia sia “pericolosa”, quando non arginata dalla razionalità o se certe maniere forti, possano far rinsavire nel momento in cui si rischia di mandare all’aria unioni sacramentali, per colpi di testa repentini. Senza dubbio la violenza sempre da aborrire, ma l’invito alla prudenza, anche in tema di cuore, non guasta!