Salerno: FDI su rotatoria Baratta-Irno

Il comitato cittadino di “Fratelli d’ Italia – Salerno”, raccolte le feroci critiche di automobilisti, residenti e commercianti della zona Irno e di via Baratta in particolare, sul disagio fortissimo creato – fin dal giorno dell’inaugurazione – dalla realizzazione della rotatoria all’incrocio con via Irno, chiede che venga da subito rimossa l’opera che voleva essere un supporto allo scorrimento del traffico veicolare e che in realtà è venuta piuttosto ad essere una sorta di  imbuto che ha praticamente bloccato la mobilità nell’intero comprensorio con conseguenze negative sull’intero traffico veicolare cittadino.” Chiediamo – dichiara Rosario Peduto, portavoce cittadino del partito – all’amministrazione comunale di fermare le assurde sperimentazioni sul traffico veicolare che  negli ultimi giorni hanno creato il caos nel traffico veicolare dell’intera zona: infatti, nonostante i tanti disagi già creati da una rotatoria fatta – e  prim’ancora concepita – in maniera irresponsabile, nonostante i paurosi ingorghi creati poi da svariati provvedimenti di regolazione del traffico intorno alla rotatoria stessa,  continuano a registrarsi le proposte più disparate da parte di tanti esponenti della maggioranza consiliare, che sembrano voler coltivare una sorta di “novella scienza” applicata alla mobilità urbana, incurante del buon senso ma soprattutto dell’irritazione di tanti cittadini che assistono impotenti alla realizzazione di opere ed all’ applicazione di misure di taglio assolutamente cervellotico. Noi chiediamo semplicemente che si cancelli da subito la rotatoria – imbuto ( che peraltro non può ritenersi obbligatoria per vincolo europeo, non ponendosi l’incrocio ad oggetto – secondo la disposizione della mobilità veicolare precedente alla sua realizzazione – in rilevanza di “particolare” pericolosità stante l’assoluta visibilità anche a distanza e l’incrociarsi di sole due direttrici su quattro ) e si ripristini, in zona, l’ assetto dei flussi veicolari in essere precedentemente alla realizzazione della rotatoria stessa.” “Va da sé – continua Peduto – che, come inevitabile corollario della questione, chi ha voluto e realizzato un’opera che risulta evidentemente un’ostacolo e non un supporto nell’ottica dello scorrimento veicolare, deve eventualmente assumersi le proprie responsabilità e trarne le dovute conseguenze”.