Amnistia, indulto…Giustizia “graziante”?

di Rita Occidente Lupo

Tempo di riforme, made Cancellieri, nel campo della Giustizia italiana! Dopo la ramazzata razionalizzante, ora la vanga del crimine, che spala reati fino a 4 anni…con grossi limiti. Ancora una volta il governo spaccato, posta in ballo alta, rasentati reati incriminanti il Cavaliere. Di qui la nebulosa approssimativa che, zigzagando, chiama in causa le infrastrutture, parola del presidente Napolitano, anche se non si capisce in quale maniera. Il sovraffollamento detentivo non eliminerebbe il problema, con amnistia ed indulto. Il rischio di ritrovarsi tra gli stessi crimini, a corto tiro di schioppo. Per quanti vedono l’Italia troppo blanda, nell’amministrare la dura lex, un altro colpo di grazia, sferrato al cuore della legalità. Soprattutto della Giustizia, che cubitalmente ancora resta in piedi sbiadita in qualche vetusta aula di tribunale, con scarso convincimento degli stessi togati, inclini più ad alzare la manica della clemenza, che a sferrare il colpo della condanna. Troppa illegalità, a braccetto col malaffare, con la delinquenza dietro l’angolo, inquieta sonni italiani. Ormai il tam tam cronachistico, tra femminicidi e stragi, resetta anche la curiosità di chi vorrebbe affondare il naso nel gossip dell’ultim’ora, prima di dover voltare pagina o far scivolare il mouse velocemente, sull’ennesimo crimine insoluto. Troppa violenza, intollerabile per giorni di crisi, imbastardisce volontà di guardare oltre. Impantanato nelle sabbie mobili dell’indecisione, un governo che riesce ancora a sopravvivere, per detenere privilegi di casta, senza aver prodotto un’agognata riforma elettorale,  tutto sommato non bramata da alcuno, biascicando laconici tentativi di larghe intese. Su tutto si discetta e di tutto si filtra il superfluo: giungendo anche a sognare, senza lampada d’Aladino, che il genio magico possa risolvere incancrenite problematiche. Come quella carceraria, che mura reati lievi, rispetto ad altri maggiormente rilevanti, da visitare con incisivi segnali giustizialisti!  Troppi delitti saldati a poco prezzo! Troppe violenze alle donne, con autori a piede libero, dopo una manciata di giorni in fermo domiciliare! Arresti che scottano a malapena, su chi porta impressa a vita violenza e terrore: su chi, sottratto ai giorni, ucciso dentro da stupro e barbarie, deve continuare a srotolare giorni, conscio che il suo killer…se la caverà con blanda punizione, in nome d’attenuanti, profumatamente arringate!